Premessa: Non ho nessun interesse ad esaltare o stroncare un locale ovvero io racconto quello che ho vissuto in prima persona.
Lascio ai professionisti l’onere di scrivere delle recensioni, infatti questa è un’Opinione personale su un locale nel suo insieme e, ovviamente, sulla cucina; va da sè che come tutte le opinioni è soggettiva, ragion per cui quello che piace a me potrebbe non piacere ad altri e viceversa.
Il post ha una data di pubblicazione e racconta di una visita avvenuta in un giorno preciso; se possibile, aggiorno le mie Opinioni, nel caso vi siano state variazioni sostanziali, tuttavia va da sè che nel corso del tempo possono esserci stati cambiamenti, in meglio o in peggio dei quali non sono informato.
Nel caso di un cambio di gestione, si prega di comunicarlo nei commenti in modo tale da evidenziare la cosa nel post.
Diversamente da altri Bloggers non mi faccio pagare per le recensioni positive e meno che mai annuncio il mio arrivo.
Ci fermiamo spesso a Salò quando rientriamo dal Trentino ed in genere prendiamo solo un aperitivo rinforzato da una bruschetta, ma questa volta ci siamo recati appositamente e pertanto abbiamo cercato un ristorante che potesse diventare il nostro locale di riferimento a Salò.
Letti un pò di menù in giro, siamo stati attirati da quello “corto” della Locanda del Benaco e ci siamo recati a pranzo senza prenotare, tuttavia in giornate affollate (tanto più quando non si può stare fuori) ritengo sia meglio farlo, dato che ci sono solo una trentina di posti.
La locanda del Benaco
Indirizzo: Via Lungolago Zanardelli 44 – 25087 Salò – Pagina Facebook
Telefono: 0365 20308 – Web: www.benacohotel.com
Ambiente: 8 – Servizio: 8 – Cucina: 9 – Prezzo: 8.0 – Rapporto qualità/prezzo: 8.0
Posti interni: 30 – Posti esterni: ritengo 25 – 30
Visitato il 25 marzo 2018
Il locale è piccolo, ma elegante, pochi tavoli, ben apparecchiati e con la giusta distanza; illuminazione, arredamento ed accessori curati, il bagno poi è strepitoso, uno dei migliori mai visti ultimamente.
Siamo stati accolti direttamente dallo chef (ritengo) che ci ha poi indirizzati ad una donna cordiale ed efficiente, supportata poi da un competente giovanotto che si è occupato dei vini.
Da bere abbiamo preso dell’acqua naturale e 2 calici di un rosso locale, il Groppello. (prezzo equo: 5 €/calice)
Abbiamo iniziato con un piatto di Culatello di Zibello con giardiniera che abbiamo diviso (€ 16), poi a seguire Rok ha preso un guancialino brasato di vitello con polenta di Bedizzole (€ 22) ed io dei paccheri con ragù d’anatra “fatto in casa” (€ 16), che abbiamo giudicato Ottimi e quindi il prezzo è giustificato.
In chiusura ci siamo concessi uno strappo ovvero della torta di mele per Rok ed un soufflè al cioccolato per me, entrambi molto buoni, ad € 7/cad., prezzo più che giustificato per il soufflè, ed alla fine due caffè.
Il servizio è ottimo, forse un pò lento se il locale si riempie, ma nello stesso tempo c’è da dire che se vuoi mangiare al volo, di ristoranti “mordi & fuggi” il lungolago è pieno; qui vieni se vuoi mangiare con calma del buon cibo.
Il conto totale è di 89 €, ma il parametro di riferimento non è il totale in sè, ma la qualità del cibo che abbiamo trovato molto buona, sia come presentazione sia per la quantità, adeguata senza essere abbondante.
Non ci siamo alzati da tavola affamati e meno che mai ci siamo sentiti “pelati” come accade in certi locali; d’altro canto dopo 3 settimane senza muoverci nel fine settimana, vuoi per il maltempo come per qualche lieve malessere, va da sè che quello che abbiamo risparmiato prima lo abbiamo investito in questo pranzo.
Per quel che mi riguarda lo consiglio.
Aggiornamento del 27 ottobre 2018
Abbiamo anche soggiornato per un giorno al Benaco e la camera, molto moderna, è sicuramente gradevole, anche se francamente questa moda di non mettere più gli armadi comporta che non ci sia neanche un cassetto ove riporre le proprie cose e francamente lo trovo scomodo.
Altra caratteristica vista anche in altri alberghi di recente ristrutturazione è la cabina doccia a vista ovvero fai la doccia in pubblico; fino a che si tratta di coppie affiatate, poco male, ma nel caso la doppia sia utilizzata da una coppia di amici/che, potrebbe essere fastidiosa questa esposizione.
Per quanto riguarda il ristorante abbiamo mangiato le stesse pietanze dell’altra volta (casualità assoluta), ma con un antipasto in più e senza dolci, spendendo però di più, il che ha portato il conto ad essere un pò troppo caro.