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Gdpr: passata la frenesia dei primi giorni, si rientra nel pressappochismo

Preso atto che aziende grandi e piccole stanno facendo ben poco per applicare le nuove norme sulla privacy (GDPR) ed anzi continuano a fare le solite minchiate a questo punto mi diverto un poco e nei tempi morti utilizzando l’indirizzo dedicato gdpr@____, li “rimetto al loro posto”, perchè alla fine uno si stufa a rispettare le norme che tutti gli altri violano sistematicamente.

Oggi è toccato ad una società emiliana che mi ha inviato un fax che pubblicizza dei corsi per pasticceria e vien da chiedersi su che basi scelgano i destinatari; fosse stato pertinente all’ambito lavorativo non avrei detto nulla…

A proposito delle minchiate.

Come chiamare altrimenti l’ennesimo che manda una circolare con tutti gli indirizzi in chiaro?

E scatta la precisazione, cui per logica avrebbe dovuto seguire un “scusate, è stato un errore”… ed invece no.

Comunque sia: “segnalo che la presente circolare è stata inviata due volte con 107 + 86 indirizzi in chiaro il che è un suicidio informatico in quanto molti worm si propagano per e-mail, e utilizzano gli indirizzi presenti nei messaggi per diffondersi.

Inviare un messaggio con gli indirizzi dei destinatari in chiaro significa quindi esporre tutti i destinatari ad un ulteriore rischio di contagio se uno di loro viene contagiato; per ovviare a questo problema, è consigliabile utilizzare in questi casi il Bcc: (o Ccn:), oppure una mailing list.

In seconda battuta si tratta di un comportamento già sanzionato a suo tempo dal Garante della Privacy e nell’ottica delle nuove norme, più stringenti, del Gdpr, suggerisco una particolare attenzione agli invii di massa.”

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