“Mafalda ha nove anni, indossa un paio di occhiali spessi e gialli e conosce a memoria “”Il barone rampante”” di Italo Calvino. Mafalda soffre di una rara malattia che in breve tempo la priverà della vista.
E’ una bambina curiosa e l’idea di rimanere al buio la spaventa: tiene un diario in cui annota le cose che non potrà più fare, come contare le stelle, giocare a calcio insieme ai maschi o arrampicarsi sul ciliegio della scuola, che riesce a vedere sempre meno ogni giorno che passa.
Ma presto capisce che un altro modo di vedere esiste. Impara a misurare la distanza dal ciliegio in base al profumo dei fiori e comincia a scrivere un nuovo elenco: quello delle cose a cui tiene e che riesce ancora a fare”