Quarantaquattro lettere che Zygmunt Bauman ha messo in altrettante bottiglie lasciate in balia del flusso della comunicazione.
Lettere che non sono altro che ‘racconti di viaggio’: scritte in viaggio, raccontano di viaggi nella vita, resoconti che molti di noi stanno stilando nel tentativo di soppesare le proprie capacità e mancanze.
I temi trattati – in un numero, il 44, scelto dal più grande poeta romantico polacco, Adam Mickiewicz, come sinonimo di libertà – parlano di consumismo, solitudine, amore, educazione, privacy, inquinamento ambientale, social network.
È partendo da queste lettere che forse è possibile definire le leggi che regolano la modernità liquida nelle vite di ognuno.