Nel 2084 l’umanità, o ciò che ne resta dopo un disastro ambientale e una nuova guerra mondiale, è regredita a una sorta di medioevo bucolico, dove il controllo dell’ordine è affidato a robot e supercomputer, che hanno il compito di assicurare la sopravvivenza della cosiddetta Dittatura Democratica.
Nel nuovo regime tutto deve essere funzionale e regolamentato: non si può decidere il proprio destino, il desiderio, la creatività, l’eros sono visti con sospetto.
Inoltre esso prevede che gli uomini, i Vires, siano destinati alle mansioni più umili, in attesa che i nuovi robot che vanno perfezionandosi possano prendere il loro posto e soppiantarli una volta per tutte.
Sì, perché il sesso maschile è regredito nella scala gerarchica e ora a comandare sono le donne, moderne Amazzoni. Soprattutto, i rapporti fra i sessi sono banditi e ogni forma di riproduzione è rigidamente controllata.
In questo scenario distopico, la curiosa e impertinente Evonne, figlia di Livia, artista quieta e remissiva, rimane incinta. Di un uomo. E l’uomo è Vijay, un ragazzo della casta degli Assimilati, una sorta di schiavo con capacità artistiche dirompenti.
È così che il sistema entra in crisi, mostrando i suoi limiti e le sue falle. Evonne e Livia si sforzano di nascondere il frutto di quella unione divenuta, ora, nel mondo nuovo, assurda e impensabile, ma quel frutto – la piccola, geniale Irma – incarna il cambiamento che non può essere fermato.
leggi anche la recensione di MilanoNera, dalla quale estrapolo un passaggio:
Ogni romanzo che susciti un pensiero in grado di incrinare le nostre convinzioni è sempre il benvenuto.
“2084. La dittatura delle donne” rovescia il modello sociale proposto da Il racconto dell’Ancella e I testamenti di Margaret Atwood, a essere ridotti in schiavitù sono gli uomini, ma non è importante quale sia il genere che eredita la terra poiché, dopo una catastrofe, seppellire in un estremismo ciò che rimane dell’umanità è una scelta miope e suicida.
L’unico futuro possibile risiede non nella lotta ma nella collaborazione tra donna e uomo.