Bill Ashcraft è un attivista disilluso con una passione per l’alcol, le droghe e la tendenza a mettersi nei guai. Stacey Moore, una dottoranda che ha imparato da poco ad accettare la propria omosessualità.
Dan Eaton, un reduce dell’Iraq segnato nel corpo e nella mente. E Tina Ross è una ex cheerleader la cui bellezza nasconde un passato difficile. Hanno frequentato lo stesso liceo, si sono sfiorati alle feste e incrociati alle partite di football. Ma quello che li accomuna davvero è l’aver perso qualcosa, o qualcuno.
Muovendosi in maniera suggestiva tra passato e presente, tra i giorni dell’adolescenza saturi di promesse e l’età adulta, il volume alterna i punti di vista di questi quattro, memorabili, personaggi. Li segue, passo passo, mentre si aggirano in una città stremata dalla depressione e ferita dalla guerra, rivivono vecchi rimpianti, scoprono tradimenti che bruciano ancora e portano alla luce segreti da tempo sepolti.
L’opinione personale di Smemorin:
Nel complesso non mi è piaciuto, non ci vedo nulla di così sorprendente (ne’ a livello di trama ne’ di scrittura) da giustificare il Pulitzer..
Il linguaggio usato non mi è piaciuto granché, piuttosto crudo e “infarcito” di espressioni/slang comuni, ma secondo me poco adatti alla storia (anche se parliamo di un periodo tra il 2001 e il 2013 circa).
È anche un po’ confusionario e si fa fatica a tenere il filo. Solo verso la fine sembra che tutto “vada al suo posto”: la trama scorre di più e si capiscono anche un po’ di cose della prima parte.
Le ultime 2 pagine sono un po’ deludenti, come se mancasse qualcosa…
Ovviamente questa è una mia opinione.. le recensioni che ho letto sono praticamente tutte positive e sono anche quelle che mi hanno spinto all’acquisto, ma si poteva fare meglio..
Ho fatto fatica a leggerlo perché non mi piaceva proprio, poi pensavo ai 20 euro che mi è costato e allora mi sono sforzata 🤣