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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Un libro: Un caso speciale per la ghostwriter

di Alice Basso

Garzanti – Pag. 330 – € 17,00 (*)

(*) Qui cade a fagiolo il post dove racconto il passaggio dal libro cartaceo a quello digitale. E quindi la possibilità di acquistarlo ad € 3,99 invece che € 17,00. Un bel risparmio…

Trama: Per Vani le parole sono importanti. Dal modo in cui una persona le pronuncia, dalla scelta di un termine, riesce ad intuire le abitudini o le manie di chi le ha usate. In questo è una maestra perché Vani è una ghostwriter.

Da anni entra in empatia con gli scrittori e riempie le loro pagine bianche di storie, articoli, saggi che sembrano nati dalla loro penna. Una capacità innata che l’ha fatta entrare nel mondo editoriale. Per questo deve ringraziare anche chi per primo ha capito la sua bravura: Enrico, il suo capo. Non sempre si trovano d’accordo, ma Vani gli deve molto. Ecco perché, anche se non vorrebbe mai ammetterlo a sé stessa, ora è preoccupata per lui.

Da quando si è lasciato sfuggire un lavoro importantissimo è sparito: non risponde alle chiamate, non va agli appuntamenti e nessuno sa dove sia. Vani può però contare sull’aiuto di Berganza, l’affascinante commissario che ha sempre un libro giallo in mano e a cui è sempre più legata. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico.

Tracce che li portano in circoli letterari e incontri di lettura dove si parla di Lewis Carroll, Stephen King e Arthur Conan Doyle. Tappa dopo tappa Vani e il detective scoprono segreti del passato dell’uomo che non avrebbero mai immaginato. E soprattutto capiscono che Enrico ha bisogno del loro aiuto, ora più che mai.

Letto da: Paolo

Opinione personale: Questo è il quinto libro che leggo della serie con Vani Sarca e visto il finale presumo che sia l’ultimo, nel senso che ritengo che la serie finisca qui.

I primi tre hanno sempre ottenuto, nella mia classifica personale, giudizi che oscillavano tra il Buono e l’Ottimo, tranne che per il quarto libro che si era fermato ad Medio, così come succede per questo.

La serie è iniziata con un personaggio a dir poco particolare che si ritrova ad investigare unitamente al Commissario Berganza, ma cammin facendo la serie ha perso la connotazione gialla per sfumare nel rapporto fra Vani ed i vari personaggi che orbitano intormo a lei.

Capiamoci, la capacità di scruttura non è in discussione, ma il personaggio ha avuto un cambiamento netto, spesso in meglio, che però ha alterato la struttura delle storie, per cui il “caso speciale” non è quello che ti aspetti, anche se richiede indagini (non ufficiali) che annaspano qua e là, con parecchi colpi a vuoto.

Complessivamente, come detto, guadagna un Medio (3* su Kobo), tuttavia l’ho trovato noioso a tratti (ma non sempre!) ed un po’ troppo lungo, nel senso che mi ha dato l’impressione che sia stato allungato un po’ il brodo.

Vista la svolta finale nella vita di Vani, una volta di più suggerisco di partire dal primo della Serie.

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Questa voce è stata pubblicata il 23 agosto 2021 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , .
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