6.20, 5 gradi, freddo umido, solito giro con Martin.
Siamo in anticipo, le finestre ancora buie nelle poche case.
Un rumore, le nostre teste si girano all’unisono.
Si aprono le imposte di una finestra, la luce illumina una donna, inizia la giornata di una mamma, casalinga, lavoratrice, se non tutte le cose insieme.
Non ringrazieremo mai abbastanza le nostre mamme, mogli, donne in genere per il lavoro silenzioso, ma fondamentale che fanno.
Grazie mamma (Rip), grazie Erre.