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Nucleare: l’Europa fissa i livelli massimi di radioattività di alimenti e mangimi nelle emergenze

Mi scuseranno Libero ed il Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, se pubblico questo articolo che leggo su Il Fatto Alimentare.

D’altro canto non sono poche le persone che si preoccupano per l’ennesima dimostrazione che il nucleare non è sicuro come vogliono farci credere…

P.S. in un articolo Libero scrive: “…. Mattioli … non si sofferma, per esempio, sul crollo della diga di Fukushima ..secondo il sillogismo, si dovrebbe cessare di costruire dighe anche in Italia…

Proprio al fine di evitare i discorsi di pancia, come dice la Prestigiacomo, usiamo una logica fredda e razionale.

Arriva un terremoto, crolla una diga, sommerge una città, devasta il territorio ed uccide 20.000 persone. E finisce lì.

Esplode una centrale nucleare e la nube contamina territori e persone con effetti che durano decine e decine di anni.

Mettiamo il crollo di una diga ed un’esplosione nucleare sul medesimo piano?

°°°

Il nucleare in queste ore è tornato drammaticamente di attualità per la tragedia in Giappone. Senza voler entrare nel merito del dibattito nazionale sulla possibilità di riconsiderare le centrali in Italia, a ricordarci che gli incidenti sono possibili anche in Europa, dove ci sono 195 impianti, segnaliamo che lo scorso 15 febbraio il Parlamento europeo ha dato il via libera (con una risoluzione legislativa) al regolamento del Consiglio Euratom che prevede l’istitituzione di un sistema per fissare livelli di radioattività massimi ammissibili per i prodotti alimentari e per gli alimenti per animali a seguito di un incidente nucleare o in qualsiasi altro caso di emergenza radioattiva.

La risoluzione si basa sull’art. 168 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), per il quale  “nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana”. Gli Stati membri sono responsabili di verificare la conformità di alimenti e mangimi anche rispetto ai livelli massimi ammissibili di contaminazione radioattiva stabiliti nel nuovo regolamento.

C’è un precedente, l’incidente nucleare di Cernobyl, quando vennero immesse nell’atmosfera notevoli quantità di materiali radioattivi che hanno contaminato a livelli significativi sotto il profilo sanitario gli alimenti e i mangimi in parecchi Paesi europei. Con ulteriori e successive ricadute sui prodotti silvicoli e agricoli, a causa delle contaminazioni dei suoli.

Il regolamento, disponibile sul sito dell’Europarlamento, è composto di 11 articoli e 5 allegati. In sintesi:….

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