Il titolo si aggancia ad un interessante post di Francesco circa gli indicatori di direzione dell”Alfa Romeo Mito (leggi qui il commento di Maurizio Caprino) dove mi chiedevo appunto se i progettisti guidino mai le auto che disegnano; in realtà, quando si parla dell’impianto luci sarebbe il caso che i designer incrociassero e/o seguissero le loro auto al fine di vedere con i loro occhi alcune criticità.
Venerdì sera rientrando verso casa mi sono trovato accodato ad una Mercedes Classe E 4matic il cui guidatore ad ogni fermata, che fosse un rallentamento oppure un semaforo rosso, teneva il piede costantemente sul freno, con conseguente accensione degli stop.
Dov’è il problema?
Semplice: nelle luci a led degli stop che assommavano a 92 lampadine; 40 per la lunga linea del terzo stop e 52 (26 x 2) nelle luci posteriori.
(La foto è da considerarsi indicativa; non ho la certezza che la versione del modello citato fosse quella rappresentata)
Sicuramente ben visibili, ma nel traffico erano a dir poco accecanti e sul lungo andare ho notato che l’effetto era simile a quello già descritto per i retronebbia usati anche quando non servono.
Se non erro alcuni anni fa c’era un modello (Bmw mi pare) nel quale l’intensità della luce degli stop era correlata alla pressione del piede sul pedale del freno, per cui la frenata di emergenza causava una forte intensità della luce ed al contrario una leggera pressione causava l’accensione degli stop, ma con minor intensità. Sarebbe stato l’ideale l’altra sera…
In sintesi, come spiegavo in un altro post sull’argomento, la forte intensità di queste luci crea un effetto memoria sulla retina, che rende difficoltoso percepire l’accensione, per l’appunto, degli stop.
Qui trovi il commento di Maurizio Caprino
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Altro problema resta quello già spiegato delle luci diurne a led alle quali non è abbinata l’accensione delle luci posteriori. Sempre più auto entrano in galleria dimenticandosi questo dettaglio che però può essere pericoloso,soprattutto considerando lo stato di molti tunnel italiani.
A proposito di luci, ricordiamoci di quelle auto a cui restano accese le luci diurne a led anche con gli anabbaglianti accesi. Molto fastidioso.
Capisco che i progettisti mirino al risparmio ovvero tutto quello che non c’è, non fa alzare il prezzo finale dell’auto, tuttavia a che mi servono 10 airbag +Esp+Abs, ecc., se poi l’impianto luci non mi garantisce sicurezza?
Se metto le freccia e quello che mi segue/precede non la vede perchè accecato dai led? Se entro in galleria con le luci posteriori spente?
Dal mio punto di vista, l’ideale sarebbe luci diurne a led abbinate al sensore luci. Che sia in serata come in galleria, le luci si accendono da sole e siamo a posto. Sulla Smart come accessorio (obbligatorio in pratica) c’è il sensore luci/pioggia.
Tanto è comodo ed utile il primo, quanto superfluo il secondo, infatti il tergi non agisce sempre come si deve, in quanto il suo funzionamento dipende dall’intensità della pioggia così come dal tipo di goccia e dall’eventuale sporco sul sensore (ovvero sul parabrezza) che interferisce. E capita che la pioggerellina che alla fine non ti fa vedere nulla, non faccia mai scattare il tergi.
Ma il sensore luci, è un altro paio di maniche. Le luci le accendo sempre, ritengo che più mi si vede (soprattutto con il sole radente) e meglio è, ma penso anche a quanti entrano nei parcheggi sotterranei dei supermercati con le luci spente; tra l’altro si muovono come se fossero in uno spazio tutto loro, senza rispettare stop e buonsenso ed ogni tanto fanno il botto. La luce del faro aiuterebbe a capire la posizione dell’auto…
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grande articolo…..di grande verità
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Vero: occorrerebbe molta più attenzione da parte dei costruttori riguardo al giusto funzionamento delle luci.
E, sicuramente: regole che disciplinino e uniformino il loro funzionamento e uso.