Ogni anno 37 milioni di anatre e oche vengono ingozzate per mezzo di un tubo metallico, lungo 20-30 cm, infilato in gola e spinto giù fino al raggiungimento dello stomaco.
Per costringere l’organismo a produrre il foie gras, l’animale deve ingerire un’enorme quantità di mais in pochi secondi.
Questo comporta l’aumento delle dimensioni del fegato, quasi di dieci volte superiore rispetto a quelle normali, e lo sviluppo di una malattia chiamata: steatosi epatica.
Gli animali utilizzati per la produzione vengono privati del proprio becco, senza anestesia, con pinze o forbici.
Se cercano di divincolarsi rischiano di morire soffocati.
I fortunati che sopravvivono moriranno successivamente a causa di dolorosissime infezioni.
La natura delle anatre e delle oche è di trascorrere gran parte della loro esistenza in acqua.
I volatili utilizzati per la produzione vengono tenuti in gabbie così piccole da non riuscire nemmeno girarsi su loro stessi, tantomeno ad assumere una posizione eretta o battere le ali.
Aiutaci a fermare questa crudeltà insensata!
Fai sentire anche tu la tua voce e schierati al nostro fianco per bloccare il commercio del fois gras.
Pingback: Gamberi, un peso per ambiente e lavoratori | Paoblog