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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Rifiutare la scheda elettorale ovvero torna l’appello “pochi sanno, fai girare…”. Ma anche no, aggiungo io.

Premessa:  Passano i mesi, passano gli anni, ma siamo sempre nelle stesse condizioni, per cui come detto tempo fa, votate chi volete, ma cercate di sapere chi state votando…

Comunque sia, se per le elezioni nazionali sono in difficoltà, per quanto riguarda leRegionali, ho deciso di votare “l’Uomo e non la tessera che ha in tasca” .

°°°

E’ da alcune settimane che arriva via mail un appello che riguarda il rifiuto della scheda elettorale; appello che era stato pubblicato nel 2008  sul Blog di Sabina Guzzanti e, come spesso accade, ci sono Blog che non aggiornano mai quanto pubblicato ed i lettori poi inoltrano a prescindere il che non è buona cosa.

(Una piccola nota aggiuntiva ovvero se fai parte della schiera di quelli che inoltrano tutto quello che gli arriva, se proprio non puoi farne a meno, per cortesia evita di inoltrare la mail con decine di indirizzi in chiaro. A parte il fatto che questa pratica è in netto contrasto con le norme sulla privacy ed è già stata sanzionata dal Garante, è anche un suicidio informatico. Molti worm si propagano per e-mail, e utilizzano gli indirizzi presenti nei messaggi per diffondersi. Inviare un messaggio con gli indirizzi dei destinatari in chiaro significa quindi esporre tutti i destinatari ad un ulteriore rischio di contagio se uno di loro viene contagiato.)

Nell’appello è inoltre scritto che: le schede bianche e nulle, fanno sì percentuale votante, ma sono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che neattesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza…

…ma è inesatto, come spiegano su Riforme.info: Si ribadisce che questa iniziativa di astensione con protesta nei seggi non può in ogni caso avere alcun effetto concreto, sia in positivo che in negativo, sui criteri di assegnazione del premio di maggioranza.

Anche Il Comizietto ha fatto chiarezza spiegando che: quanto dice l’appello è falso. Basta leggere le istruzioni del Ministero dell’Interno. In ogni caso si parla  solo ed esclusivamente di voti validi. Le schede nulle e bianche non  vengono prese in considerazione nell’assegnazione dei seggi. Rifiutare la scheda nel seggio elettorale serve solo a innervosire il personale del seggio e a rallentare le operazioni di votazione. E’ invece cosa buona e giusta, se si vuole annullare il proprio voto, non votare scheda bianca. Questo per evitare eventuali brogli elettorali.

Avendo a suo tempo preso in considerazione il Rifiuto della scheda, ho poi scoperto che i Presidenti di seggio non sanno gestire la cosa,  non per impedirti di sfruttare un tuo diritto, ma perchè incapaci di farlo per mancanza di istruzioni e pratica, ragion per cui oltre che ad imballare il seggio, c’è il rischio che poi si alzino i toni, vuoi per i rappresentanti di lista che ovviamente non vedranno di buon occhio atteggiamenti di questo tipo, vuoi per gli elettori in attesa che vedrebbero allungarsi l’attesa….  va da sè che 9 volte su 10 la situazione degenera…

ed in un paese dove i vigili chiedono i documenti al derubato ed ignorano i ladri a 100 metri… va a finire che chiedere un tuo diritto equivale a complicarti la vita oltre misura…

Detto ciò mi sono informato in merito, sempre su Riforme.info, e visto che la possibilità di rifiutare esiste ed è un nostro diritto esercitarla, ecco cosa fare:

1) andare a votare, presentarsi con i documenti + tessera elettorale e farsi vidimare la scheda

2) Non toccare la scheda (se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza)

2) Esercitare il diritto di rifiutare la scheda (dopo vidimata), dicendo: “rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!”

3) pretendere che venga verbalizzato il rifiuto della scheda

4) esercitare,se si vuole, il proprio diritto di aggiungere, in calce al verbale, un commento che giustifichi il rifiuto (ad esempio, ma ognuno decida il suo motivo: ‘nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta’ – oppure: ‘perché nessun partito ha nel suo programma il ripristino della sovranità monetaria costituzionale’) (d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 – art. 104, già citato) così facendo non voterete, ed eviterete che il voto, nullo o bianco, sia conteggiato come quota premio per il partito con più voti.

Come sotto ricordato, il segretario di sezione è obbligato a verbalizzare qualsiasi reclamo provenga dagli elettori.

Benché forti di questa norma, evitare in ogni caso di passare dalla ragione al torto ed incorrere nelle sanzioni previste per chi turba il regolare svolgimento delle operazioni di voto. Di fronte all’eventuale ostinazione dei presidenti e alla riluttanza dei segretari a non verbalizzare, e laddove non ci si senta in grado di sostenere il confronto, evitare di farsi coinvolgere in accese ed inutili discussioni.

Rivolgersi invece alla forza pubblica per richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario che può avere accesso nella sezione per notificare al presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione (art. 44 comma 4 D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361 e successive modifiche).

Istruzioni per il Presidente di seggio:

Da più parti arriva la richiesta di un riscontro di legge puntuale circa la possibilità di non ritirare o restituire le schede elettorali, con conseguente verbalizzazione dei motivi del rifiuto o della restituzione.

Il dubbio, è che in assenza di una previsione normativa chiara i Presidenti di seggio potrebbero facilmente mettere in difficoltà chi volesse portare avanti questo tipo d’iniziativa.

Di fronte ad una simile difficoltà si potrebbe agevolmente rispondere con una richiesta analoga per il motivo opposto: dove sta scritto che all’elettore è fatto divieto di restituire la scheda e l’impossibilità, quindi, di esigere la verbalizzazione dei motivi del gesto?

Neanche questo, appunto, sta scritto da alcuna parte. In linea di principio, quindi, in assenza di divieti espliciti o desumibili dal combinato disposto di più norme, la presunzione sta tutta a vantaggio di ciò che non è stato in alcun modo vietato.

Ma anche laddove si riuscisse a trovare un richiamo indiretto che potrebbe far presumere l’esistenza di un divieto, trattandosi di attività interpretativa, si dovrebbe verificare la compatibilità di questa attività interpretativa con il complesso delle norme che, indirettamente, potrebbero, al contrario, far dubitare dell’esistenza del divieto indirettamente ricavato.

Nel caso specifico, c’è un indubbio interesse dell’elettore ad esercitare il proprio diritto di voto. Ma oltre che un diritto, l’esercizio di voto è anche un dovere civico (Art. 48 Cost.)

La prima questione che in tal senso si pone riguarda, evidentemente, la possibilità di poter assolvere a questo dovere civico nella piena disponibilità dei diritti costituzionalmente garantiti. E laddove il cittadino ritenga che i propri diritti siano stati in qualche modo lesi, verificare l’esistenza o meno degli strumenti normativi, durante tutte le fasi del procedimento elettorale, che consentano all’elettore, nell’esercizio del diritto-dovere, di richiamare l’attenzione degli organi preposti.

Se questi strumenti non vi fossero ci sarebbe da gridare allo scandalo, ma il “caso” vuole che ci siano. Non efficacissimi, ma neanche del tutto assenti. Art. 104, comma 5, del Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche:

Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

Ed anche: art. 87, comma 1, del Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche:

“Alla Camera dei deputati è riservata la convalida della elezione dei propri componenti. Essa pronuncia giudizio definitivo sulle contestazioni, le proteste e, in generale, su tutti i reclami presentati agli Uffici delle singole sezioni elettorali o all’Ufficio centrale durante la loro attività o posteriormente.”

Non solo, quindi, è per legge prevista, durante il procedimento elettorale, la possibilità per gli elettori di avanzare proteste o reclami. A queste proteste viene dato, quanto meno sotto il profilo formale, un rilevo particolare, al punto che la Camera dei Deputati si pronuncia.

Siamo cioè di fronte ad una vera e propria attivazione di un Organo costituzionale in conseguenza di un atto che legittimamente può essere compiuto da ogni singolo elettore.

Tornando quindi al rifiuto o alla restituzione di una o più schede elettorali, nulla osta a che la protesta possa riguardare questioni come la legge elettorale, eventuali dubbi circa la correttezza della scheda elettorale ricevuta, o altri motivi che in ogni caso renderebbero di fatto inutile, nella convinzione dell’elettore, l’espressione del voto.

12 commenti su “Rifiutare la scheda elettorale ovvero torna l’appello “pochi sanno, fai girare…”. Ma anche no, aggiungo io.

  1. paoblog
    26 febbraio 2013

    qualche problema al seggio?

    forse non lo dicono perchè non è registrato come voto e poi da quando agli organi di informazione interessa dare informazioni?

    Tutti a dare le stesse notizie, cambia magari l’approccio a seconda dell’area di influenza….

  2. anna
    26 febbraio 2013

    io ho rifiutato le schede elettorali.
    mi pongo una domana:
    perchè nessun organo di informazione ci racconta in quanti, a livello locale e nazionale ,hanno rifiutato le schede?

  3. paoblog
    25 febbraio 2013

    infatti, fermo restando che ognuno si deve regolare come meglio crede, se chi rifiuta la scheda non viene “contabilizzato” come elettore, nessuno di fatto considererà poi questa forma di protesta, per cui tanto vale andare ed annullare la scheda, almeno si viene conteggiati.

  4. anna
    25 febbraio 2013

    ma allora tanto vale non andare a votare, è venisse annullata la scheda ?

  5. paoblog
    25 febbraio 2013

    se per registrare la persona intendi dire considerarti come votante, la risposta è no, in quanto coloro che rifiutano la scheda non dovranno essere conteggiati tra i votanti della sezione elettorale.

  6. silvia
    25 febbraio 2013

    Io sono una di quelle che oggi è andata e ha tentato di farlo…sì metteva sì a verbale la cosa ma non mi si voleva registrare sul registro di seggio. Qui la normativa è debole perchè non c’è scritto nè che una persona si debba registrare nè il contrario..e il presidente su questo si è impuntata ma non su verbalizzare il rifiuto…quindi la domanda è si può registrare una persona e poi verbalizzare o sl verbalizzare l’astensione?

  7. paoblog
    21 febbraio 2013

    Bè le mie fonti alla fine sono quasi le stesse, per cui alla fine posso solo (riba)dire quella che ritengo un’iformazione corretta: Le schede nulle e bianche non vengono prese in considerazione nell’assegnazione dei seggi.

    Giusto per curiosità, ho letto nella circolare citata da un altro lettore che: Per quanto attiene la rilevazione del numero degli elettori, appare utile rammentare che coloro che rifiutano la scheda non dovranno essere conteggiati tra i votanti della sezione elettorale.

    P.S. Grazie 🙂

  8. Lucio
    21 febbraio 2013

    Salve, innanzitutto complimenti per il blog.
    In secondo luogo volevo porle una domanda che non sono riuscito a chiarirmi leggendo Il Comizietto, in quanto cercavo il testo di legge originale: le schede bianche e leschede nulle come vengono conteggiate?

  9. paoblog
    21 febbraio 2013

    Più informazioni di quelle contenute nel post, non credo di poterne mettereinsieme (letto tutto il post, vero?) per cui da quel che ho letto “per potere si può”, resta poi il problema del probabile blocco del seggio perchè probabilmente non sono capaci di gestire la cosa.

    Si potrebbe anche pensare di aspettare che non vi sia gente in attesa di votare e chiedere subito al Presidente di voler esercitare questo rifiuto… se va nel pallone, tanto vale prendere la scheda, andare in cabina ed annullarla…

  10. anna
    21 febbraio 2013

    ma allora si può o no? io sono una di quee persone che vorrebbero farsi verbalizzare il voto di protesta ma si incorre in rogne a quanto vedo vorrei più informazioni prima di imbattermi in un vicolo cieco

  11. paoblog
    11 febbraio 2013

    la questione del toccarla o meno è ridicola e non ci piove… e per quel che mi riguarda non vedo la logica nel darsi tanto da fare per rifiutare la scheda piuttosto che annulllarla in cabina, tanto più che non gliene frega niente a nessuno che siano 10.000.000 di schede rifiutate o bianche che attestino nel caso l’impossilità di scelta da parte dell’elettore che non si sente rappresentato…

  12. giu
    11 febbraio 2013

    Si, ok, esistono anche delle circolari in merito, ma a che serve?
    (la parte sul non toccare le schede è comica, come se contasse qualcosa “toccarle”)
    http://www.prefettura.it/isernia/contenuti/1578052.htm

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