Le abitudini virtuose non sono sufficenti, ragion per cui da alcuni anni ho preso la decisione di compensare le emissioni di CO2 al fine di non pesare (non troppo) sull’Ambiente.
Sebbene il costo per compensare le emissioni sia meno di quanto si pensi, e meglio ti comporti, meno devi compensare, resta il fatto che negli ultimi 18 mesi il bilancio familiare ha ricevuto numerosi scossoni che mi hanno (temporaneamente) impedito di proseguire sul cammino iniziato anni fa.
Se non fosse che…
… alcuni giorni fa a Radio Deejay ho sentito Nikki raccontare a Tropical Pizza di Treedom.net una società tramite la quale è possibile piantare alberi, con prezzi alla portata di tutti, per compensare le proprie emissioni e, scegliendo l’abero giusto, fare un qualcosa in più.
Con un albero di caffè, di limoni, di avocado, di cacao, puoi aiutare le popolazioni del posto ad incrementare il loro sostentamento, con altri alberi puoi aiutare indirettamente l’agricoltura e con un arancio piantato in Sicilia puoi fare la tua parte contro la Mafia, il che non guasta mai. 😉
Leggevo infatti che nel 2012 la mafia ha distrutto 2000 Aranci nei terreni a lei confiscati.
Piantando un Arancio contribuisci a ribadire che questa terra è Libera.
Ho nel mirino il Baobab (€ 49,90), che con la capacità di assorbire 4000 kg. di CO2, può compensare la quantità di CO2 prodotta da una persona in 299 giorni.
Come primo albero, questa volta ho scelto il Mahogany, (€ 16.90) che assorbe 1200 kg di CO2, quanta ne produce in media una persona in 90 giorni.
Leggo che: E’ un albero alto fino a 30 metri, dalla presenza imponente con bellissime foglie verde intenso. I frutti sono delle bizzarre pigne legnose color mattone che contengono semi alati.E’ piantato in Haiti per la creazione di boschetti. Molto apprezzato anche come pianta medicinale: con la corteccia viene infatti creato un liquido per curare la tubercolosi.
Questa è la conferma dell’acquisto…
Ed infine qui è dove sarà piantato
Quando a suo tempo mi ero posto la setssa domanda, per la compensazione tramite Lifegate, avevo fatto la cosa più semplice: avevo chiesto direttamente a loro, ricevendo una lunga e dettadliata risposta da parte del direttore del Progetto.
Anche per Treedom, suggerisco di scrivergli, tenendo conto che sul sito ci sono tutti i recapiti e, soprattutto, le “facce” di chi lavora in quel progetto.
Facce e nomi che oggigiorno è facile verificare con una rapida ricerca sul web; difficilmente un truffaldino ci mette la faccia.
Dopo di che, visto che danno tutti i riferimenti circa la posizione degli alberi piantati, credo che agganciandosi ai famosi “6 gradi di separazione” non sia così difficile avere la possibilità di fare un controllo in loco, tramite qualche conoscente viaggiatore.
Ed infine, si, un minimo di fiducia ci vuole, la stessa che concedi ad una persona che ti inviterà a cena “per conoscerci meglio”, che abbassare le difese non è mai saggio, ma non puoi neanche chiuderti a riccio ovvero arriva il momento in cui di qualcuno devi fidarti.
sono capitata di recente su treedom e mi è sembrata un’idea meravigliosa! ambientale, umanitaria, simpatica. Poi un albero è molto di più della sola compensazione di CO2. Nell’entusiasmo ho acquistato subito un albero, ma poi mi sono fermata…come si fa a sapere che gli alberi li piantano veramente? lo so sono forse troppo sopettosa, ma visto che se ne vedono di ogni, volevo sapere se c’è un modo di verificare o bisogna proprio fidarsi alla cieca.
sono finita casualmente su treedom di recente… prima devo consultare la mia tribù, ma puntavo a un arancio…
lo capisco, beninteso… lo scoramento è dietro l’angolo…
ma se per certi temi mi scoraggio, per altri non demordo
Io ormai sono scoraggiata, cerco di non inquinare come sai, è una goccia però nell’oceano perché c’è di riscontro gente che gli alberi li taglia, inquina a dismisura ecc ecc.
Considerando che “quanno so’ morta io in culo a chi resta” facessero un po’ come gli pare…
mi sono rotta i coglioni, con l’età ho i miei problemi e di pensare a quelli degli altri e a quelli delle future generazioni non mi va’ proprio.
Mo’ m’ha preso così!