Esempio perfetto di politica attendista che in Italia ben conosciamo, metti mai che l’opinione pubblica prenda coscienza di un problema… tu non parlarne e vedrai che la criticità sparisce.
Interessante notare come al posto di termini facilmente comprensibili si imponga l’utilizzo di termini che non restituiscono all’uomo comune la realtà dei fatti.
Se dico innalzamento del livello del mare, ci capiamo, ma quanti sanno cosa si intenda per resilienza costiera?
Dopo aver letto questo esempio, il pensiero è andato a questo post: Se al Ministero ti insegnano a scrivere in modo da non farti capire, a dimostrazione che tutto il mondo è paese, tanto più quando entrano in gioco i politici.
in sintesi un articolo che leggo su Rinnovabili.it
Vietato parlare di riscaldamento globale. Proibito usare il termine “cambiamento climatico”.
Sono le direttive del governatore della Florida, il repubblicano Rick Scott, che ha intimato agli impiegati del Dipartimento statale di Protezione Ambientale di cercare dei sinonimi meno “preoccupanti” quando comunicano in pubblico.
Il tentativo di nascondere l’evidenza è stato smascherato da un rapporto del Florida Center for Investigative Reporting.
Rimuovere dal vocabolario pubblico i veri termini che inquadrano la gravità di un fenomeno «non è solo imbarazzante, ma anche molto preoccupante», commenta David Hastings, professore di Scienze marine presso l’Eckerd College di St. Petersburg, sulla costa occidentale della Florida.
L’ufficio di Rick Scott ha negato l’esistenza di una direttiva che vietasse l’uso delle parole global warming e climate change. Ma le smentite vengono sommerse da una raffica di conferme, ottenute dal Florida Center for Investigative Reporting, che ha intervistato diversi ex dipendenti dell’agenzia.
Altre riprove vengono dall’avvocato Cristopher Byrd, che ha lavorato nel Dipartimento di Protezione Ambientale dal 2008 al 2013. Byrd spiega che non sono soltanto i due termini più diffusi nel vocabolario dei mutamenti climatici ad essere banditi da una regola non scritta.
Non si può parlare nemmeno di “innalzamento del livello del mare” e “sostenibilità”. Meglio sostituire il primo con l’eufemismo “resilienza costiera”.
Le preoccupazioni per i cambiamenti climatici sono infatti ampiamente espresse dai ricercatori, ma messe in dubbio dai repubblicani conservatori, che si oppongono ai controlli sulle emissioni di carbonio.
La florida verrà sommersa è un dato di fatto e sperò che quando accadrà ci sia l’attuale governatore in prima fila