un assaggio di un interessante articolo che leggo su Il Fatto Alimentare, del quale consiglio la lettura e che integro con il post: La lobby a favore dell’olio di palma insiste…
Perché in Italia si parla poco del ruolo negativo delle merendine nell’alimentazione dei ragazzi?
Perché l’eccesso di zuccheri nella dieta non viene evidenziato?
Perché l’invasione dell’olio di palma è diventato un argomento di attualità solo quando abbiamo sollevato il problema?
Perché il junk food è solo il trittico hamburger+patatine+bevanda zuccherata e non il cibo spazzatura venduto sugli scaffali dei supermercati da marche nazionali?
Le risposte possono essere tante.
Un’ipotesi è che i nutrizionisti ospiti dei dibattiti televisivi e dei talk show più gettonati come Porta a Porta o i programmi del mattino di Rai e Mediaset, in diversi casi professori universitari, cattedratici direttori di reparti ospedalieri o rappresentanti di istituzioni prestigiose come l’ex Inran, facciano come secondo lavoro i consulenti delle industrie alimentari.
Stiamo parlando di personaggi molto noti come ad esempio: Eugenio Del Toma, Amleto D’Amicis, Antonio Migliaccio, Claudio Maffeis e altri… che figurano come membri del Comitato scientifico di associazioni industriali molto importanti del mondo alimentari come Aidepi, Assolatte…
continua la lettura QUI: Conflitto di interessi: Nutrizionista e consulente delle aziende
Dove ho gia’ visto questo schema…dove?
Ah si, ora mi viene in mente. Avete presente quegli ‘economisti’ che si vedono spesso in TV, e che da trent’anni predicano che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi e dobbiamo fare i sacrifici (Mario Monti e’ l’esempio piu’ ripugnante)? Beh, chiedetevi da chi prendono soldi e consulenze.
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sicuri si diventa, Ride Safe.