Helio nasce dalla mente di due ingegneri di Roma, Enrico Grillo e Alessandro Varesano. I due hanno realizzato un forno che ha l’aspetto di una scatola di legno quando è chiuso, ma che aperta diventa simile ad un fiore.
Sui “petali” è presente un sistema di specchi che serve a concentrare i raggi del sole in un unico punto nella parte centrale del dispositivo, dove appunto si andranno a cuocere i cibi.
Disponibile sul mercato dalla prossima primavera Helio è dotato anche di un mirino per intercettare meglio i raggi del sole e capire quale sia l’orientamento migliore d adare al dispositivo per sfruttarne appieno le potenzialità.
Dopo soli 10 minuti dall’esposizione al sole, Helio può raggiungere i 100° al suo interno, per arrivare poi fino ad un massimo di 300° dopo mezzora.
L’unica limitazione, ovviamente, sono le condizioni atmosferiche. In caso di tempo brutto il dispositivo non potrà essere utilizzato, mentre può comunque essere acceso in caso di nuvolosità, anche se ovviamente le temperature massime raggiunte saranno inferiori ed è quindi consigliabile dedicarsi alla cottura di pietanze che richiedono una dose di calore minore (es. pesce).
Per testare il prodotto i due ingegneri romani si sono affidati alle scuole di cucina della capitale, dove chef e studenti hanno sperimentato la cottura solare con esiti decisamente positivi.
Fonte: Un forno ad energia solare, per cuocere i cibi all’aria aperta | Rinnovabili