Alcuni giorni fa stavo raccontando alla Signora K dell’ennesimo aumento che incontreranno i clienti Telecom (Leggi: Bollette Telecom: da 0,52 a 2 € per le spese di spedizione) e lei mi ha detto che uno dei suoi fratelli aveva deciso di staccarsi dal telefono fisso, esasperato dalle continue chiamate dei call center.
Stessa cosa che abbiamo fatto noi pochi mesi fa per la stessa ragione. Leggi: I “call center” rompono ed io chiudo la linea…
Cade quindi a fagiolo l’articolo (qui in sintesi) pubblicato da Il Test che integro con un’aneddoto recente che riguarda proprio mia cognata e che è stato la molla per decidere di mollare il telefono fisso.
Nei giorni scorsi ha ricevuto una telefonata da un call center che a nome di Enel ha chiesto una serie di dati in quanto era stato pagato di più in bolletta e dovevano fare il rimborso.
Mia cognata dapprima ha abbozzato e poi si è rifiutata di dargli le informazioni chieste ed all’eccessiva insistenza ha reagito chiudendo la comunicazione.
Ed ecco che subito dopo la richiamano e con tono risentito (e scortese) le chiedono come si è permessa di chiudere la comunicazione, che loro non sono mica dei truffatori, ecc., ecc.
Mia cognata è stata ferma sulle sue posizioni, dicendo che avrebbe chiamato Enel per avere una conferma ed ancora una volta è stata verbalmente aggredita dall’operatrice ed una volta di più ha chiuso la telefonata, dopo di che ha chiamato l’Enel che le ha confermato che si trattava di una truffa e che in caso di pagamento eccessivo o inferiore, la cosa sarebbe stata regolata sulla bolletta successiva.
A ben vedere mi ricorda l’atteggiamento avuto dal truffaldino venditore che era andato da mia mamma, cercando di estorcere dei dati e che parlando al telefono con me aveva fatto l’offeso quando gli avevo manifestato i miei dubbi circa la liceità della sua richiesta.
Ed infatti era una richiesta truffaldina. Leggi: Suonano alla porta ed un (presunto) incaricato Enel chiede la bolletta…
Gli operatori dei call center non risparmiano quasi nessuno: secondo uno studio, infatti, 9 italiani su 10 si sono sentiti proporre al telefono almeno una volta negli ultimi tre mesi offerte commerciali legate al cambio gestore per i servizi di energia, telecomunicazione o internet.
Ma la ricerca ha avuto un esito sorprendente: oltre il 70% dei potenziali clienti contattati interrompe immediatamente la conversazione.
Insomma, tempestare di telefonate i cittadini non paga più. E se qualcuno è interessato a cambiare gestore, segue altre strade per informarsi e scegliere l’offerta che ritiene migliore per le proprie esigenze.
La ricerca fotografa, probabilmente, le conseguenze di anni di “molestie” telefoniche, di operatori insistenti e persino aggressivi, e di vere e proprie truffe perpetrate ai danni di consumatori.
Raggiri che sempre più spesso approdano nelle aule dei tribunali con condanna delle aziende che il giudice riconosce responsabili – direttamente o tramite società partner – delle attivazioni di servizi non richiesti.
Ultima in termini di tempo, la condanna al risarcimento del danno inflitta dal Tribunale di Benevento a Enel Energia, rea di aver apposto una firma falsa sul contratto energetico di un cittadino.
Lo speciale nel prossimo numero in edicola Alla questione del “telemarketing selvaggio”, il Test Salvagente n. 2 del mese di febbraio (in edicola dal 23 gennaio) dedica un lungo speciale, con una panoramica dei diritti del consumatore e degli obblighi delle aziende per una corretta stipula dei contratti di fornitura di servizi.
Fonte: Telemarketing, italiani stanchi delle telefonate moleste | Il Test
Da quando ho chiuso il Contratto Telecom devo dire che vivo meglio:-)