in sintesi un articolo di Henry Borzi (*) che leggo su Il Salvagente
Olio di girasole adulterato in Ucraina miscelando il molto più economico grasso fuso di pollo.
È lo scandalo denunciato dall’eurodeputato tedesco Stefan Eck che chiede una verifica in base ai rapporti pubblicati nei media ucraini e lancia una richiesta di indagine da parte della Commissione europea.
Il direttore dell’Istituto di difesa dei consumatori di Kiev, Yuri Chernobrivetz, ha sottolineato il problema in molteplici conferenze pubbliche e rapporti.
Con scarsi risultati.
D’altra parte la frode presunta si basa su un’infusione di 20% di grasso di pollo fuso, in olio di girasole approfittando della differenza di prezzo: da 900 dollari a tonnellata per l’originale olio di semi di girasole a 200 dollari del grasso animale.
Lo scandalo non è nuovo: già nel 2015 gli olandesi si erano insospettiti per gli elevati livelli di colesterolo e le aziende erano state costrette a seguire le direttive della Federazione Europea dell’Industria degli olii (FEDIOL), rafforzando i sistemi di controllo nelle fabbriche.
Il grasso di pollo non è tossico di per sè e non rappresenta una minaccia diretta per la salute pubblica, ma contiene il colesterolo che i consumatori cercano di evitare nella scelta di prodotti vegetali.
Fonte & lettura integrale QUI: La truffa dell’olio di girasole ucraino, “condito” con gli scarti del grasso di pollo | il Salvagente
(*) Henry Borzi è giornalista accreditato presso il Parlamento europeo a Bruxelles. Editore del giornale di politica internazionale e diplomatica Brusselsdiplomatic.com, è specializzato in agricoltura ed enogastronomia con i magazines online vinoestile.com, vineyardspaper.com e journaldesvignobles.com