Giorni fa su Instagram mia sorella ha postato una foto con un messaggio che non fa una grinza:
“voglio bene al mio negozio di quartiere. No ai nuovi centri commerciali”
Ed infatti ho appena ricevuto un pacco per della merce ordinata online ovvero del “banale” bagno schiuma, l’unico che riesca ad usare con le mie allergie, ma che nei negozi non riesco a trovare se non nelle confezioni più piccole che vengono a costare uno sproposito.
Ed allora se il negozio in genere preferisce tenere in assortimento solo la confezione da 250 ml. (quando va bene) va da sè che io compro online quella da 1 lt, risparmiando, a parità di volumi, 32 € all’anno.
Detto per inciso, ho chiesto a due punti vendita se potevano procuramelo, ne avrei ordinato anche un paio di confezioni, ma si vede che la cosa li infastidisce per cui accampano scuse o ti fanno promesse che, quando torni appositamente dopo un paio di settimane, si dimostrano false.
Ed allora il cliente lo perdi.
Altro esempio. Si sa che leggiamo molti libri che compriamo alla Feltrinelli, sia in libreria (in maniera ridotta) sia online, cosa questa che ci consente forti risparmi, necessari per contrastare i prezzi spesso esagerati dei libri.
Qualche anno fa in zona Sempione sono inciampato in una piccola libreria, gestita da due donne; avendo bisogno di acquistare alcuni libri difficili da reperire sono andato a chiedere se, prendendosi un po’ di tempo, avrebbero potuto trovarli.
(E l’ho fatto proprio per dare un segno di incoraggiamento a chi oggigiorno investe in un piccolo negozio di quartiere, tanto più in ambito culturale.)
Mi hanno detto di si, per cui il giorno successivo ho inviato una mail con l’elenco dei titoli.
Passate un paio di settimane ho chiesto informazioni. Nessuna risposta. Tempo dopo ho nuovamente sollecitato una risposta che non è arrivata.
Me li sono procurati da solo ed anche loro hanno perso un cliente.
Insomma, i centri commerciali sono una dannazione per i negozi, ma certi negozianti non hanno capito che il cliente bisogna anche seguirlo perchè, vale qui in azienda come per il negozio sotto casa, il cliente soddisfatto torna e ti fa pure pubblicità, quello scontento non lo riprendi più.
P.S. Non seguo la filosofia che “il cliente ha sempre ragione” ovvero se è possibile accontentarlo e gli dai una risposta positiva in tal senso, poi devi mantenere le promesse, sennò fai a meno di farle.