In azienda mi capita di dover spedire poche decine di pezzi ed ho sempre trovato stupido usare scatole di dimensioni troppo grandi rispetto al contenuto, per cui mi sono attivato ed ho acquistato un lotto di scatole con dimensioni ridotte, sufficienti per attaccare la busta adesiva con i documenti di viaggio.
Ieri è arrivato il portafoglio acquistato in sostituzione di quello che ha preso il volo sabato scorso, ma quando è arrivato l’autista di DHL sono rimasto spiazzato una volta vista la scatola che, detto per inciso, era di cm. 40 x 33 x 18.
Facevo fatica a credere che contenesse solo quello che aspettavo, ma una volta aperta e tolte le bolle di plastica (altro rifiuto inutile) ecco il contenuto ovvero una scatola da cm. 14 x 11 x 4.
Una scatola sovradimensionata occupa più spazio (inutile) sul furgone e crea in ogni caso un rifiuto inutile; vero che a Milano e dintorni il cartone lo si getta con la carta e quindi è un rifiuto riciclabile, ma non è così dappertutto e quindi una riduzione delle dimensioni potrebbe fare solo bene.
Nello specifico, questa scatola (vuota) pesa 500 grammi contro i 200 grammi di una scatola da cm. 26 x 21 x 18, più che sufficiente per ospitare la scatoletta qua sopra.
300 grammi di cartone in più sembrano poca cosa, ma se li moltiplichiamo per le migliaia di pacchi che verranno spediti ogni giorno…
Leggevo ieri in un articolo di Altroconsumo:
Gli acquisti online sono una comoda opportunità, molto diffusa soprattutto nelle grandi città. La crescita continua dell’ecommerce ha, però, lo svantaggio di impattare in modo sempre più rilevante sulla gestione dei rifiuti urbani.
Secondo l’Osservatorio ecommerce del Politecnico di Milano, nel 2018 si sono registrate circa 260 milioni di spedizioni in Italia, di cui circa il 10-15% solo a Milano. Il che significa altrettanti imballaggi di carta e cartone da smaltire.
Per quello che mi riguarda la scatola la riutilizzo in azienda così come userò anche i fogli di bolle in plastica, quindi prima di arrivare all’effettivo riciclo (spero), ci sarà il riutilizzo. 😉
Pregasi notare che sono riuscito a scrivere l’intero post senza usare il termine packaging, a dimostrazione che si può fare. Prendete nota, giornalisti…