In passato ho già scritto in merito ai tempi lunghi della Sanità, ben prima del Covid ed ora ci risiamo.
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Rok ha una patologia che richiede esami e visite di controllo per adeguare le cure al meglio e quindi nel dicembre 2021 è andata al Besta a fare la seconda visita al termine della quale la Dssa le ha variato il dosaggio dei farmaci ed ha richiesto due esami da portare poi alla visita di controllo prevista per luglio 2022.
Finita la visita è andata subito al Cup per prenotare la visita per luglio e quasi le sono saltati in testa perchè “i dottori lo sanno benissimo che possiamo prenotare di 3 mesi in 3 mesi” ovvero loro potevano fissare un appuntamento solo entro marzo/aprile, per cui avrebbe dovuto attendere qualche mese prima di poterlo fissare.
Strano che i medici non sappiano le procedure del Cup, ma facciamo finta che sia così.
Avendo fatto il secondo esame pochi giorni fa e quindi con la disponibilità di entrambi i referti, ieri ecco la telefonata al Cup nella quale il Cup ribalta le carte dicendo che “eh, ma doveva prenotare subito, non aspettare sino ad ora, non abbiamo più posto, ecc”.
Facendogli notare che il problema lo hanno creato loro ed insistendo parecchio alla fine siamo riusciti ad ottenere un appuntamento per fine settembre, che è meglio che niente, ma sono sempre 2 mesi dopo il limite previsto dalla dottoressa.
Come la giri, la giri, il cittadino/utente/paziente ne esce sempre Cornuto & Mazziato.
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