Dopo venticinque anni di pattuglie sulle strade di Chicago, Cal Hooper ha trovato un cottage sotto una distesa di stelle selvagge. Adesso la cosa piú rischiosa che fa è bere due pinte la sera al pub. Ma qualcuno tra la gente del posto lo tiene d’occhio e il suo idillio ha le ore contate.
All’inizio, sentendo i rumori in giardino, ha pensato a un animale. Poi, una sera, dopo aver trovato le impronte delle scarpe da ginnastica, lo ha sorpreso. È poco piú di un bambino, eppure ostinato e testardo come un adulto.
In quello sputo di città persa nella campagna irlandese, è corsa voce che Cal era un poliziotto e adesso Trey è venuto in cerca di aiuto e non ne vuol sapere di lasciarlo in pace. Suo fratello è scomparso da mesi ma lui non ci crede che se ne sia semplicemente andato di casa. È successo qualcosa. Qualcosa che, Cal lo sa già, macchierà per sempre il suo paradiso.
Leggi anche questa recensione su Milanoneraweb della quale pubblico poche righe che faranno capire a chi mi segue, perchè questo libro sia nelle mie corde ovvero in lista sul Kobo 😉
“Il segugio” è molto più di un thriller su un personaggio scomparso: è un viaggio in una natura aspra, fascinosa per chi viene da fuori, ma dura e faticosa per chi la abita; è un viaggio nell’animo umano, con un eroe in cerca di una terra migliore, di pace e libertà, che si trova invece a dover fare i conti con i propri limiti e le proprie debolezze.
La French smonta il mito del ritorno alla natura mostrandoci come una geografia ostile renda gli uomini aspri, cinici, a volte disperati. Un libro, dunque, in cui ogni pagina offre uno spunto per una riflessione su noi stessi e sul mondo.
Mi sono ritrovato a pensare alla splendida Trilogia dell’isola di Lewis di Peter May