1 – Se c’è una cosa che mi dà fastidio è dover rinunciare a fare un’offerta ad un possibile cliente perchè non ho il materiale a magazzino ed acquistarlo, di fatto, è antieconomico visti i quantitativi minimi imposti dai fornitori.
2 – L’importante è capirsi.
Un cliente chiede un’offerta.
Io gli chiedo per quando avrebbe bisogno la consegna
Lui mi risponde che vorrebbe il trasporto incluso nel prezzo.
3 – 13 aprile, mando un’offerta: consegna in 15 gg. lavorativi e trasporto con addebito in fattura.
17 aprile, arriva l’ordine: consegna al 2 maggio (ovvero 9 giorni lavorativi) e trasporto a mio carico.
E’ un buon cliente, se glielo dico, rettifica, però tutte queste inesattezze, (sempre a mio sfavore) FANNO PERDERE TEMPO.
Cribbio, quanta pazienza….
4 – Scrive A: un cliente mi paga a 150 gg. f.m..
Gli dico che: Anni fa un fornitore è andato in Germania per acquistare un forno industriale ed al momento di definire i pagamenti ha cominciato con l’approccio italiano “ti pago il più tardi possibile” al che lo hanno accompagnato sul marciapiede e gli hanno indicato un edificio poco lontano, dicendogli: “Noi vendiamo forni, se a lei serve un finanziamento può andare in quella banca…” …
5 – … ovvero quel cliente che piuttosto che pagarmi a 60 giorni con la Riba, va da un soggetto terzo a comprare sempre i miei articoli, ma ad un prezzo più alto.
Poi uno si chiede come mai certi Gruppi falliscano… 🤦♀️