in sintesi un articolo di Agnese Codignola che leggo su Il Fatto Alimentare e che secondo me dovrebbe stimolare i consumatori a svegliarsi e capire quanto le aziende (e gli uomini del marketing) ci ritengano manovrabili a loro piacimento ed a nostro discapito.
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Sono i numeri a smascherare i produttori americani e le multinazionali di bevande gassate e zuccherate che negli ultimi anni hanno cercato di fare varie operazioni di green washing salutistico.
In particolare, quando sostengono di impegnarsi nella tutela della salute dei più indifesi, bambini e adolescenti, e di avere perciò diminuito pubblicità e campagne dirette ai più piccoli.
Tutte bugie: lo dimostra l’impietoso rapporto del Rudd Center for Food Policy & Obesity dell’Università di Yale, ripreso anche dal sito www.sugarydrinkfact.org. Negli ultimi due anni, anzi, la pubblicità mirata a bambini e ragazzi è di fatto raddoppiata.
I ricercatori hanno verificato tutte le possibili fonti di trasmissione dei messaggi pubblicitari, compresi Twitter, Facebook, siti di varia natura, eventi sportivi, promozioni, applicazioni per smartphone, oltre ai media più tradizionali e hanno così dimostrato, oltre al raddoppio degli ultimi 24 mesi, che nel 2010 gli adolescenti hanno visto il 18% di spot televisivi e ascoltato il 46% di pubblicità radiofoniche sugli energy drink in più rispetto agli adulti, con una crescita globale del 20% dal 2008.
E questo nonostante tutte le associazioni dei pediatri americani abbiano più volte ribadito che le bevande contenenti caffeina non dovrebbero entrare a far parte della dieta di bambini e ragazzi.
Impressionanti, poi, i numeri della rete: per esempio, analizzando YouTube gli autori si sono accorti che ci sono ben 21 bevande zuccherate che hanno canali dedicati e che, nel 2010, questi ultimi hanno ricevuto 229 miloni di contatti.
Analizzando oltre 600 prodotti di 14 aziende, i ricercatori di Yale hanno dimostrato che una normale lattina di drink alla frutta fornisce 110 calorie e 7 cucchiaini di zucchero.
Lo zucchero fornito da una sola lattina è quindi molto alto, quanto basta per un’intera giornata, secondo le indicazioni di pediatri e nutrizionisti. Poiché però tutti i bambini e i ragazzi assumono zucchero anche da altre fonti quali merendine, dolci e altre bevande, è molto facile che essi si ritrovino in una situazione di eccesso calorico e si avviino così verso il sovrappeso e l’obesità.
Inoltre il 40% delle bevande per bambini alla frutta contiene dolcificanti artificiali, sulla cui innocuità molto si discute, e circa un prodotto su due tende a trasmettere messaggi falsamente rassicuranti in etichetta, con affermazioni quali “tutto naturale” o “Ingredienti reali” o “basso sodio”.
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