Considerando le varie operazioni di sciacallaggio di cui si ha notizia in questi giorni, non mi si vorrà dire che non ci siano personaggi senza scrupoli che cerchino di inserirsi nelle iniziative a sostegno dei caseifici danneggiati … truffando noi consumatori, sulla pelle dei terremotati; ritengo sia utile leggere questo articolo di Roberto la Pira che leggo su il Fatto Alimentare:
Il Parmigiano Reggiano nella versione terremoto, sarà nei prossimi giorni venduto con un bollino speciale dalla Coop, e da altri supermercati e caseifici per sostenere le aziende danneggiate.
E’ importante ribadire che si tratta di formaggio uguale a quello commercializzato sino ad ora.
Non sono previste svendite o riduzioni di prezzo perchè il formaggio deve rispettare le regole del disciplinare DOP, e non possono essere vendute forme difettose o danneggiate. Il disciplinare prevede che le forme difettose e danneggiate siano classificate come scarti e destinate ad altre lavorazioni (formaggio fuso, prodotti lattiero caseari di minor valore senza alcun marchio).
L’altra possibilità per le forme che hanno superato i 12 mesi di stagionatura, e sono state classificate come di seconda categoria, per qualche piccolo difetto, è la marchiatura come Parmigiano Reggiano Mezzano.
Ecco una legenda con i marchi a fuoco impressi sulla superficie esterna, le diciture presenti sulle confezioni e i loghi riconosciuti che caratterizzano il prodotto.
Parmigiano Reggiano di prima categoria:è un formaggio con una struttura della pasta compatta, idoneo ad affrontare la stagionatura. Si può consumare sia a tavola sia nelle preparazioni gastronomiche come formaggio grattugiato. Le forme sulla superficie esterna hanno i contrassegni di origine (scritta a puntini e placca di caseina) e il marchio ovale impresso a fuoco ( vedi foto).
Le confezioni al dettaglio devono avere sull’etichetta il logo del Parmigiano Reggiano nero (vedi foto).
Parmigiano Reggiano Mezzano di seconda categoria. E’ il nome attribuito al formaggio con alcuni difetti di lieve o media entità nella struttura della pasta e/o sulla crosta. Il prodotto non presenta alterazioni organolettiche. Si consiglia il consumo come formaggio da tavola.
Le forme hanno il marchio ovale impresso a fuoco con la scritta “Parmigiano-Reggiano”, ma si distinguono perchè la superficie esterna presenta solchi paralleli indelebili. Le confezioni al dettaglio devono avere sull’etichetta il logo del Parmigiano Reggiano nero con la scritta verde “MEZZANO”( vedi foto).
Sbiancato è il termine utilizzato per indicare il formaggio di terza categoria classificato come “scarto”. Si tratta di un prodotto con molti difetti sopraggiunti durante la stagionatura. Non può essere venduto come Parmigiano Reggiano. Il marchio impresso a fuoco sulla crosta viene eliminato dalla superficie esterna (vedi foto) e il prodotto viene destinato ad altre lavorazioni industriali.
La dicitura Parmigiano Reggiano Extra o Export viene marchiata a fuoco sulle forme e si trova anche sulle etichette del prodotto in vendita (vedi foto).
La classificazione viene assegnata solo alle forme che sono state esaminate dagli esperti del consorzio una seconda volta dopo almeno 18 mesi di stagionatura e vengono indicate come “scelte”. Si tratta del prodotto più selezionato, in genere proposto ad un prezzo superiore e destinato anche all’esportazione.
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