La maggior parte di noi sa e capisce che un aumento esagerato della pressione fiscale sulla distanza porterà una riduzione dei consumi, tanto più in una situazione complicata come quella che stiamo vivendo negli ultimi anni.
Aggiungerei la domanda posta nei giorni scorsi sul Gruppo FB ovvero preso atto che nei primi mesi del 2013 hanno chiuso 10.000 negozi, va da sè che il gettito fiscale si ridurrà ulteriormente. Chi pagherà le mancate entrate?
I sopravvissuti, ritengo, il cui numero però diminuirà sempre più, facendo calare ulteriormente le entrate e nel contempo distruggendo l’intera economia e lasciando una società impoverita e senza speranze per il futuro.
A quanto pare i nostri governanti, che siano tecnici o politici poco cambia, non riescono a fare questo ragionamento, ma è ancor più grave è che i Tecnici non conoscano l’effetto Laffer (dal nome dell’economista americano che lo ideò negli anni ’80) e di cui leggo in un breve articolo su Quattroruote.
Facendo riferimento al prezzo della benzina ed al carico fiscale incrementato a dismisura, leggo che il 2012 si è chiuso con una riduzione dei consumi, ma con un aumento delle entrate fiscali, stimate in 4,1 miliardi di Euro (3,2 dalle accise, il resto dall’Iva).
Nel mese di dicembre, però. la riduzione dei consumi, arrivata al -13,6% rispetto a dicembre 2011, ha fatto diminuire anche il gettito fiscale del 7,2%.
Ed ecco dimostrato l’effetto Laffer che mostra come al superamento di un certo livello di tassazione le entrate fiscali, invece che crescere iniziano a calare, trasformando gli altri aumenti in un boomerang che potrebbe portare ad un bilancio decisamente negativo per le casse dello Stato. Ovvio, verrebbe da dire, ma non per tutti, a quanto pare.
Ho parlato di benzina & accise, ma è un ragionamento che possiamo applicare in ogni settore.
Infatti oltre alla mancanza cronica di lavoro, per quel che riguarda la nostra azienda il vero problema è la mancanza di liquidità causata dalla riduzione del fatturato, certo, ma decisamente aggravata dall’aumento dei costi fiscali e burocratici.
Non essendo un economista, ma un semplice uomo della strada, potrei anche avere una visione errata delle cose, se non fosse che i conti li faccio con i miei soldi e non con quelli degli altri.
E se sbaglio, pago in prima persona…
Articolo correlato: Carburante: in 8 mesi, gettito fiscale in calo di 870 milioni di euro
Pingback: Crisi e tasse: le aree di servizio chiudono anche sulle superstrade | Paoblog
Pingback: La burocrazia che soffoca la ripresa… | Paoblog
Pingback: Carburante: in 8 mesi, gettito fiscale in calo di 870 milioni di euro | Paoblog
Pingback: La ciclabile è al buio, i lampioni sono spenti. Che fare? Accenderli? Eh no, troppo facile… | Paoblog
Pingback: Via l’Imu = rischio aumenti per benzina e gasolio. Non ora, ma a ottobre | Paoblog
Pingback: Ora le imprese non hanno più alibi, possono assumere. Caro Letta, neanche sai di che parli… | Paoblog
Pingback: Decreto “del fare”: accise più care dal 2014. Ma sarà davvero un aumento “mini”? | Paoblog
Pingback: Se la “pratica” per vendere l’auto costa più che assicurarla | Paoblog
Ma i nostri “politici” se li fanno due conti? O ragionano sempre con il lauto stipendio che gli diamo?…..