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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

95 € di diritti ed imposta di bollo per variare un’indirizzo in un computer?

Della vicenda che mi ha ispirato il titolo parlo dopo; preferisco partire dall’ennesimo esempio di perdita di tempo evitabile se la burocrazia si fosse sposata  con le potenzialità offerte dall’informatica e dal web.

Alcuni giorni fa mi sono recato alla camera di Commercio per richiedere una nuova Smart card necessaria per la firma digitale; trovo paradossale che da un lato vi siano modalità e strumenti per inviare (e firmare) telematicamente i documenti e dall’altro sia necessario recarsi di persona negli uffici pubblici per espletare pratiche assolutamente gestibili dal posto di lavoro.

Vien da chiedersi perchè non sia possibile effettuare la richiesta online tramite il sito della camera di Commercio, compilando un modulo, allegando la copia del documento e del Codice Fiscale, pagare con carta di credito ed infine ottenere tramite un corriere espresso il plico con la carta ed il contratto da restituire firmato, inviandolo con la posta elettronica e/o via posta ordinaria.

In pratica sarebbe la stessa modalità con la quale ci si assicura online; acquisti la polizza, paghi con la carta, mandi copia del libretto dell’auto, l’attestato di rischio, e per posta arrivano polizza e contrassegno ed infine tramite busta preaffrancata o via mail restituisci la polizza firmata. Veloce, semplice, economico.

Ed invece ho dovuto organizzarmi in ufficio, cosa complicata in una piccolissima azienda, figuriamoci per un negozio dove lavora solo il titolare, per recarmi alla Camera di Commercio; degno di nota il fatto che alcune (molte?) sedi decentrate siano state chiuse e/o non siano abilitate a gestire la richiesta della Smart card.

Divertente invece il fatto che quando vogliono sfruttare la tecnologia ce la fanno, visto che hanno creato l’applicazione Qurami per prenotare tramite smartphone, senza perdite di tempo.

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Sono arrivato alle 7.45, ma l’apertura è prevista per le 8.30 in modo da prendere il biglietto in attesa che alle 9.00 aprano gli sportelli. Mi chiedo se per favorire gli utenti, tutta gente che lavora, ed ha bisogno di non perdere troppo tempo, non sia fattibile anticipare alle 8.30 l’apertura degli sportelli.

Comunque sia, essendo arrivato tra i primi sono riuscito ad avere il biglietto 002 (facendo riferimento allo sportello di mia pertinenza) e mi sono sbrigato velocemente riuscendo a rientrare in ufficio alle 10.00.

°°°

Ed eccoci arrivati al titolo del post. In occasione della richiesta della SmartCard, mi hanno informato che nel Registro Imprese la mia residenza era ancora a Milano e che dovevo fare la variazione, ma che avrei dovuto chiedere chiarimenti all’Urp dove mi avrebbero poi indirizzato allo sportello giusto, anche se la pratica era fattibile anche telematicamente (!) utilizzando la Smart card.

Non avendo tempo, sono rientrato in ufficio chiedendo lumi al commercialista, dato che la Smart card la utilizza lui per la spedizione dei bilanci, ecc. E la prima parte della risposta mi ha spiazzato non poco:

la variazione dell’indirizzo di residenza dei soci ed amministratori di una società va comunicata al Registro Imprese mediante invio di una pratica telematica. Il costo per diritti ed imposta di bollo ammonta ad Euro 155,00. Per quanto concerne il ns. onorario per la predisposizione e l’invio telematico della pratica, le possiamo applicare un onorario di favore, ridottissimo, pari ad Euro 80,00.”

Ad onor del vero devo segnalare che ho scritto all’Urp della CamCom e mi hanno inviato le informazioni dalle quali si evince che il costo è di 95 € (€ 65 di bollo + € 30 di diritti di segreteria), utilizzando due moduli + una distinta.

Quindi delle due l’una: o le indicazioni sul sito non sono aggiornate oppure il commercialista ha sbagliato, ma poco importa in questa sede.

Comunque sia, detto in soldoni: un minimo di 95 € per variare un indirizzo in un computer?

E poi senti i politici parlare di sostegno alle imprese, della riduzione dei costi del lavoro, del costo della burocrazia e via dicendo… ma andassero aff….

Tuttavia sul sito della camera di Commercio c’ scritto che non c’è un termine per la variazione e non sono previste sanzioni, per cui, non lo faccio.

°°°

burocraziaResta il fatto che la burocrazia impone perdite di tempo e di denaro oltre che una serie di arrabbiature. Colgo l’occasione per allargare il discorso.

Durante l’attesa ho fatto due chiacchiere con una persona in attesa che mi raccontava, ad esempio,di quello che gli è successo in Comune.

Avendo ricevuto la Tarsu, con un importo differente di 200 €, nonostante i due appartamenti di famiglia fossero identici, nello stesso stabile ed abitati entrambi da 2 persone, si è recato a chiedere un chiarimento.

E’ ovvio, gli hanno detto, visto che in un appartamento abitavano 3 persone.

No, siamo in 2, gli ha risposto, ma l’impiegato affermava che a loro ne risultavano 3. (Errare è umano, per cui non facciamo i difficili.)

Ma quando ti senti dire ad uno sportello del Comune che devi portare lo Stato di famiglia, ti scatta la rabbia. Sei in Comune, lo Stato di famiglia te lo rilascia il Comune, batti due tasti sul computer e verifica.

Non si può, ed ecco che questa persona è dovuta andare ad un altro sportello, farsi rilasciare lo Stato di famiglia e ritornare allo sportello precedente.

Niente di nuovo, sappiamo quale sia l’ottusità procedurale degli uffici pubblici.

Pochi giorni fa il Testimone mi raccontava che suo padre aveva la necessità del Pin dell’Inps per scaricare alcuni documenti dal portale.

La procedura per la richiesta online non è andata a buon fine, ragion per cui ha telefonato, ma gli hanno detto che per ragioni di privacy doveva telefonare il padre; chiamano insieme, lasciano i dati ed in chiusura di telefonata l’operatore gli dice che essendo titolare d’azienda (o amministratore, non ricordo) per telefono non si poteva richiedere il Pin (e vien da chiedersi il perchè), ma era necessario recarsi di persona,cosa questa per lui impossibile al momento per motivi di salute.

Nessun problema, basta delegare il figlio. Ed ecco la delega compilata e firmata ed il Testimone si reca negli uffici dove l’impiegato di turno la prende senza guardarla, e la getta su una pila di altre carte, e consegna poi il Pin al Testimone.

Con tanti saluti alle procedure ed alla privacy. 😉

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