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La crisi non svuota il bidone dei rifiuti; occhio allo spreco…

spreco alimentareIeri era la Giornata Nazionale di prevenzione contro lo spreco alimentare e negli ultimi tempi di spreco si parla spesso, talvolta con numeri e statistiche perlomeno discutibili, come leggerete nell’articolo tratto da Il Fatto Alimentare, ma andiamo con ordine.

Sempre ieri ho ricevuto questa mail dall’Unione Naz. Consumatori : “La crisi ha rimpicciolito i carrelli della spesa degli italiani, ma i bidoni della spazzatura non accennano a svuotarsi”.

E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori , alla vigilia della prima assemblea (Roma, 5 Febbraio, Tempio di Adriano) degli stakeholders della filiera agro-alimentare italiana, per la predisposizione del Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari (PINPAS).

Ci troviamo davanti ad un corto circuito culturale -afferma Dona per cui le famiglie sono costrette a consumare di meno per far quadrare i bilanci, eppure ogni anno circa 6 milioni di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura; d’altra parte, quello che mangiamo è sempre più spesso, concedetemi il gioco di parole, cibo spazzatura”.

“Non sono i consumatori gli unici responsabili degli sprechi (anche se maggiore consapevolezza da parte loro non guasterebbe) -aggiunge il Segretario generale- ma nelle inefficienze dell’intera filiera si perdono risorse economiche ed ecologiche. Per questo, confidiamo nella riuscita di questa task force contro lo spreco che coinvolge tutti i soggetti del mercato, affinché sia possibile  predisporre degli interventi mirati per razionalizzare le produzioni ed educare i cittadini al consumo sostenibile”.

A proposito di rifiuti, consiglio la lettura anche di questo post e degli articoli correlati (vedi link inclusi).

Resto dell’idea che un’informazione basata su dati falsi o male interpretati, causi solo Disinformazione,cosa questa della quale possiamo fare a meno.

Come dicevo in apertura, infatti, talvolta le stime degli sprechi alimentari sono esagerate se non fantasiose come quella spiegata da Sara Rossi nell’articolo letto su Il Fatto Alimentare, che riporto in sintesi:

Dover parlare di spreco alimentare a tutti i costi può essere, a volte controproducente. Lo dimostra una ricerca realizzata da Panasonic con ICM su un campione di 5.000 persone in 5 paesi europei (Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna).

spreco-panasonic2Il lavoro riporta uno schema secondo cui il 94% degli Europei “acquista alimenti freschi, ma il 58% ammette di gettarlo quasi tutto!”.

Di fronte a certi dati c’è da restare increduli e si può solo pensare o che siamo tutti un po’ stupidi, oppure che a qualcuno piace dare i numeri.

Sfogliando il comunicato  stampa si scopre già un primo aggiustamento, laddove si legge che “Il 58% degli europei getta cibo fresco ogni settimana” senza specificare la quantità.

Per evitare articoli dei soliti commentatori che aspettano dati eclatanti per scrivere articoli strabilianti su quanto si spreca in Europa forse bisognerebbe fare qualche correzione.

Un commento su “La crisi non svuota il bidone dei rifiuti; occhio allo spreco…

  1. Poppea
    7 febbraio 2014

    Secondo me spreca chi ha soldi, io sono da sola ed in una settimana ho prodotto 1 sacchettino, ti giuro sono piccolissimi e mezzo di rifiuti organici, calcola che avevo mangiato le pannocchie che hanno una specie di carapace e avevo spremuto 4 arance per conservarne buccia e succo per fare la torta, mettici pure che i tovaglioli di carta sono ammessi nell’organico, lo spreco è uguale a zero

I commenti sono chiusi.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 6 febbraio 2014 da in Consumatori & Utenti, Riciclo = Risorsa con tag , , , , , .
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