Continuo un discorso già fatto, ma quanto sentito ieri in un telegiornale mi ha fatto girare le scatole… 😉
E’ anche vero che forse è troppo definire Studio Aperto un Telegiornale, ma resta il fatto che in redazione ci saranno dei giornalisti.
Gente laureata, con lode o con infamia, ma che in ogni caso ha scelto una professione che dovrebbe invitarli ad una maggior profondità, che li porti oltre le banalità, oltre la fredda cronaca.
Lo so, lo so… sono scivolato nella solita Utopia
Vero anche che la notizia mischia buoni sentimenti e retorica e che è facile “scivolare”, ma resta il fatto che oltre che Informare un TG dovrebbe essere in grado di commentare i fatti con del valore aggiunto.
Si racconta della 17enne americana, bella, bionda e via dicendo che ha risposto ad un sms mentre guidava, distraendosi quel tanto che basta a centrare un camion, con conseguenze devastanti. Un occhio perso, lineamente devastati da cicatrici ed altro.
Un dramma dal quale trarre un insegnamento ed infatti la ragazza ora cerca di far capire quanto sia sbagliato usare il telefono durante la guida.
Dopo aver raccontato il tutto, ecco che la redattrice non perde l’occasione per scivolare, facendo notare come la ragazza dopo l’incidente abbia perso la popolarità (forse i “mi piace” su FB?) e tutti gli amici.
Amici?
Gente che ti volta le spalle dopo un incidente che ti ha rovinato i lineamenti li vogliamo chiamare amici?
Chiamiamo le cose con il loro nome; sono contatti virtuali che, come spesso capita, lasciano il tempo che trovano.
L’Amicizia è una cosa seria che può in ogni caso passare anche attraverso il web come Facebook ed io ne sono la prova vivente, ma come si suol dire gli Amici si vedono nel momento del bisogno, quando ti restano accanto.
Torna d’attualità quanto scritto tempo fa:
Non esiste l’Amicizia di Facebook, quella di Twitter o quella della vita quotidiana. Esistono le conoscenze, (siano esse virtuali o reali) più o meno amichevoli ed esistono gli Amici.
E gli Amici non li cancelli con un click, perchè stanno vivendo un momento triste.
La vita non è quella dei reality o quella che vedi in CSI, dove si inzia sempre con persone allegre, belle ragazze, bei ragazzi, sempre in festa.
La vita è anche allegria, talvolta, ma il quotidiano ci riserva problemi, più o meno gravi, ho amici/che che hanno perso il lavoro, c’è quello che fa fatica a fare la spesa, quella che è indifficoltà con l’affitto da pagare, chi vive male la sua solitudine sentimentale, chi vive lutti e malattie.
Sono Amici in difficoltà e come ben sanno, io ci sono, che sia per condividere una risata, così come delle lacrime. E so che loro ci sono, a prescindere dal mio umore.”
Bravo: condivido tutto fino all’ultima riga….. 😛
Condivido in pieno
Caro Paolo, la stima e il rispetto che abbiamo reciprocamente (e questo vale anche per i nostri bloggers) vale molto di piu’ di certe amicizie fasulle.
hai ragione da vendere….
Maus non l’ho letto, ma c’è la segnalazione sul Blog 😉 > https://paoblog.net/2012/05/23/un-libro-130/#comments
L’affermazione del padre non fa una grinza, beninteso, ma in questo caso non è tanto la qualità delle amicizie che tiro in ballo, quanto l’approccio diseducativo al termine Amicizia che viene dato dai “TG” così come dalle pubblicità (tipo quella citata nel post > https://paoblog.net/2014/06/18/amicizia-10/)
Vedi ad esempio le affermazioni del padre del ragazzo che ha investito ed ucciso il vigile a Milano: “è un bravo ragazzo, ha 1000 amici su Facebook”…
Quindi io che ne ho 28 (+4) sono peggio di Vallanzasca, se ragioniamo così 😀 … il bello è che troppi ragionano in questo modo…
Hai mai letto ‘Maus’, la storia di una coppia di ebrei scampati ai campi di concentramento, raccontata a fumetti dal figlio?
In una delle prime strisce, un bimbo si lamenta che dopo essere caduto dai pattini i suoi amici sono andati avanti e lo hanno lasciato dolorante sul marciapiede.
Il padre, che e’ poi il protagonista della storia, gli risponde cosi’:
“Amici? tu prova a chuderti per una settimana in una stanza con altre persone, e con quasi nulla da mangiare, e poi capisci cosa sono gli amici”.
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sicuri si diventa, Ride Safe.