Dopo aver letto le prime righe del titolo, ho pensato che “era ora”, ma poi ho realizzato che, così come è successo per la frutta/verdura “brutta a vedersi” ma ugualmente buona, la cosa succede in Francia…
Leggi: La Francia combatte lo spreco alimentare con … il cibo brutto
Vero è che come scrivono alcuni lettori de Il Fatto Alimentare nei commenti, ci sono situazioni simili in alcuni spacci aziendali, però vendere questi prodotti in 146 punti vendita conferma un appoccio deciso al problema; piuttosto mi vien da dire che farlo per soli 5 giorni forse è poco…
Comunque sia, al cambio delle modalità di vendita delle aziende bisognerebbe abbinare anche un approccio diverso del consumatore che con i suoi comportamenti è alla base dello spreco alimentare.
Leggi, ad esempio: Se lo spreco alimentare è un’abitudine in vacanza, lo sarà anche a casa…
La catena di supermercati francese Intermarché proverà a combattere lo spreco alimentare con i biscotti brutti, “Les biscuits moches”.
Dal 3 all’8 novembre, nei 146 supermercati della regione dell’Île-de-France, Intermarché metterà in vendita biscotti rotti o con difetti di fabbricazione, ma con la qualità nutrizionale e il gusto di quelli convenzionali. I biscotti brutti saranno venduti con il 30% di sconto.
La promozione dell’iniziativa è stata fatta in collaborazione dell’agenzia pubblicitaria Marcel, che nella precedente campagna di comunicazione sulla frutta e verdura brutte di Intermarché è stata premiata al Grand Prix Stratégies de la publicité 2014 vincendo il Designs of the Year, organizzato dal Design Museum di Londra.
lettura integrale dell’articolo qui: Spreco alimentare: in Francia arrivano i biscotti rotti e scontati