Allevare un pollo senza antibiotici si può: lo dimostra l’interesse crescente delle aziende del settore, confermato dalla scelta di Amadori, che proprio in questi giorni sta lanciando il pollo Campese senza antibiotici.
Un percorso che passa dalla scelta di razze a lento o medio accrescimento – adatte per l’allevamento all’aperto e resistenti alle patologie che comportano l’uso di antibiotici – allevate in condizioni di benessere con una particolare attenzione all’igiene della lettiera e agli spazi.
La prima azienda in Italia a fare questa scelta è stata qualche anno fa la Società agricola Guidi di Roncofreddo.
Oggi anche altre aziende propongono linee senza antibiotici in linea con il disciplinare di etichettatura volontaria del pollame di Unaitalia, autorizzato dal MIPAF.
Stiamo parlando di marchi come: Fileni con la linea Rusticanello e ValVerde con Gran Selezione.
Anche sul fronte dei prodotti firnati dalle catene di supermercati ci sono novità.
Dallo scorso novembre Coop propone la Linea Fiorfiore (faraona, grangallo e livornese) allevata senza antibiotici fin dalla nascita….
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