Si parla di tassisti, categoria notoriamente permalosa, per cui serve la solita premessa:
I tassisti corretti non si offendano, non parlo di loro, ma resta il fatto che questo post è la quarta puntata che racconta un atteggiamento scorretto che ha veramente stancato e che dovrebbe far indignare per primi proprio i tassisti corretti…
Leggi: Se il tassista allunga il percorso > 1a parte – 2a parte – 3a parte
Ieri i miei genitori hanno preso un TaxiBlu 4040, forse per l’ultima volta, perchè la misura è colma.
(Che poi i giochetti falli con gli stranieri e non con gli indigeni, che ti sgamano subito … e spero si percepisca l’ironia, che così facendo Milano non fa una bella figura con gli stranieri…)
Io non mi aspetto un tassista chiacchierone, certi parlano, certi no, va sempre bene, però quando i passeggeri salgono in auto, almeno voltati a dire Buongiorno … invece no, ma pazienza, anche poco educato mi sta bene, però poi devi essere professionale.
Partendo dalle vicinanze di Via Ponte Nuovo dovevano andare all’inizio di Corso Vercelli (verso via Mario Pagano, per capirci).
Un percorso logico sarebbe stato: via Cesalpino – Via S. da Vimercate – Viale Monza – Via P. Finzi – Piazza Greco- Via De Marchi – Via M. Gioia; da qui in poi e ci sono alcune varianti possibili, da definire secondo il traffico, ma un percorso accettabile sarebbe stato svoltare in Viale Sturzo – andare verso il Monumentale e poi dirigersi verso Corso Sempione, Via Massena (passando davanti a Radio DeeJay, per capirci) ed infine arrivare in via Mario Pagano.
Leggevo sul sito della compagnia, in risposta ad una persona che si lamentava (2 volte su 4 tragitti identici) dell’allungamento del percorso: “Per quanto riguarda i percorsi, il tassista sceglie al momento quello più idoneo, avendo costantemente informazioni sul traffico dalla centrale operativa.”
Forse la centrale operativa dovrebbe aggiornarsi, perchè è illogico che per andare in v. Gioia si vada in via Padova fino a Piazzale Loreto (!), poi via Andrea Doria, Piazza Caiazzo, Via Pergolesi, Via Ferrante Aporti, Piazza Duca d’Aosta, Via Galvani, Via Fara, Via Pirelli ed eccoci finalmente in via M. Gioia.
Il resto del percorso, a grandi linee, rispecchia quello che avrei fatto io e che ho descritto.