di Simon Scarrow
Newton Compton – Pagg. 425 – € 4,99 (ebook)
Trama:
Berlino, dicembre 1939. Mentre la Germania entra in guerra, i nazisti stringono la loro morsa sulla popolazione. La paranoia nella capitale è intensificata da un rigido oscuramento che ogni notte, al tramonto del cupo sole invernale, fa sprofondare la città in un’oscurità opprimente.
Quando una giovane donna viene trovata brutalmente assassinata, l’ispettore Horst Schenke riceve subito pressioni per risolvere il caso. Trattato con sospetto dai suoi stessi superiori per la mancata adesione al partito nazista, Schenke cammina su una lastra di ghiaccio molto sottile. Perché la slealtà è punita con la morte.
La scoperta di una seconda vittima conferma le peggiori paure dell’ispettore. Deve scoprire la verità prima che il male colpisca ancora. Mentre l’indagine lo porta più vicino al cuore sinistro del regime, Schenke si rende conto che il pericolo si nasconde ovunque. E che le fazioni del Reich in guerra tra loro possono essere letali tanto quanto un assassino che si aggira per le strade…
Opinione personale: Dello stesso autore ho letto una trilogia: Il centurione – Il gladiatore – La legione che complessivamente avevo apprezzato anche se l’autore ogni tanto la tirava per le lunghe.
In questo caso, sul Kobo le pagine (digitali) sono 1019 e non mi sono annoiato un attimo. Bella storia, un’indagine sul campo portata avanti con mille difficoltà ed insidie, visto il sottodondo a carattere politico e quando il partito di turno è quello Nazista, va da sè che tutto si complica e spesso si risolve con brutalità.
Bello il personaggio, uno di quelli che piace a me, con un’etica professionale ed umana che mal si concilia con il prologo dei tempi ancor più bui che verranno.
Facile pensare in primis a Martin Bora, o Bernie Gunther, al commissario Oppenheimer oppure a Reinhardt e, non ultimo, al commissario Sauer, tutti uomini che nel corso del tempo pagheranno un prezzo in prima persona, più o meno alto, per la loro perseveranza nelle indagini, anche se spesso è la loro indiscussa serietà a salvarli, nonostante tutto.
Sulla storia in sè non dico nulla, merita la lettura e basti dire che nella mia classifica personale gli ho assegnato un Ottimo (5* su Kobo).
Nota a margine: Blackout è il titolo originale ed il termine ha più significati: Oscuramento totale di una città o di parte di essa, provocato da un guasto dell’impianto d’illuminazione o deciso per motivi bellici o in casi di emergenza .
Considerando però che in italiano lo si associa soprattutto all’interruzione della corrente, ritengo che sarebbe stato molto meglio se nel testo venisse tradotto con il suo significato corretto in questo frangente ovvero Oscuramento, piuttosto che lasciare il termine in inglese, visto che per l’appunto si può tradurre al meglio.
Eppure il termine oscuramento non è stato mai usato, neanche una volta, come puoi vedere in questa pagina e francamente credo che leggere delle restrizioni e delle regole del blackout possa essere fuorviante per chi non conosce appunto il duplice significato del termine originale.