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Se non trovo il pancarrè senza olio di palma, aggiro il problema…

Alcuni mesi fa il Fatto Alimentare ha dato il via ad una petizione contro l’uso ed abuso dell’olio di palma e si è scoperchiato un pentolone pieno di affermazioni discutibili, prese di posizioni contrapposte da parte delle aziende e degli stessi consumatori.

Se è quasi ovvio che un industriale sponsorizzi l’olio di palma come fa Ferrero > Nutella: Giovanni Ferrero dice che l’olio di palma è “sette volte più nutritivo rispetto agli altri oli”. Miracolo o bufala?

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è meno comprensibile il ribaltamento dell’opinione di famosi luminari del settore alimentazione>  Olio di palma, la discussione continua: Macrì sostiene la non pericolosità del grasso tropicale, Paparella spiega che il problema esiste ed è l’accumulo che però qualcuno non vuole ammettere

e tanto più di ricercatori del Crea (ex-Inran) >Laura Rossi ex Inran “L’olio di palma? Non fa più male del burro”, soprattutto considerando che, come scrive Roberto La Pira: Dall’ex Inran ora Crea è doveroso aspettarsi una seria valutazione del rischio correlata ai consumi reali e basata su studi scientifici seri. 

Da parte mia l’approccio non è solo salutistico, ma anche etico & ambientale, ragion per cui l’olio di palma, che faccia bene o male al consumatore, di sicuro è un danno certo per l’ambiente e per le popolazioni vittime di questa coltivazione.

Resta il fatto che l’olio di palma, prima era nascosto sotto alla dicitura olii e grassi vegetali oppure con un nome in inglese, come ho potuto vedere nella lista degli ingredienti di un prodotto di una nota marca di cioccolato svizzero.

Ma se, come ci dicono ora, l’olio di palma non fa male, perchè nasconderlo? Perchè non pubblicizzarne la presenza piuttosto che mascherarla? 😉

> Giorgio Calabrese: la crociata del nutrizionista a favore dell’olio di palma continua. Articoli sconcertanti sui settimanali Io donna e Famiglia Cristiana

Eppure l’altra sera abbiamo visto in tv lo spot di una marca di biscotti che evidenziava l’assenza dell’olio di palma.

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E’ naturale, a questo punto aggiungere Una domanda interessante: Perché il latte artificiale contiene l’olio di palma?

Ci sono molte Donzelle nel Gruppo FB che leggono con attenzione le etichette dei prodotti che trovano al supermercato, e spesso decidono di non comprare quelli che non li convincono, come diceva l’altro giorno l’amica Poppea: ormai se semo presi il vizio de legge tutto.

La scorsa settimana eravamo all’Unes e volevamo acquistare del pan carrè, ma leggendo gli ingredienti di 5 o 6 prodotti, non ne abbiamo trovato uno senza l’olio di palma, ragion per cui abbiamo modificato i parametri ovvero abbiamo cercato un prodotto simile e l’occhio è caduto su questo pane soffice a fette

pane (1)

e soprattutto sulle diciture Solo 6 ingredienti – con olio di oliva – Prodotto italiano 

pane (2)

Dopo di che è stato automatico girare il pacchetto e leggere gli ingredienti perchè sono abituato a leggere una cosa davanti e trovarne un’altra dietro > L’etichetta sarà a norma di legge, però la trasparenza è altrove…

Ed invece ecco che gli ingredienti sono veramente 6

pane (3)

ed anche se non si tratta del classico pancarrè, i toast preparati la sera sono venuti bene lo stesso.

Il consumatore informato FA la differenza ovvero fa acquisti consapevoli; non che sia facile oggigiorno > Vivere senza olio di palma. L’esperienza di un blogger francese dimostra le difficoltà di un consumo sostenibile tuttavia se vuoi mangiare pane e catrame, fai pure, l’importante è che tu sappia quello che stai facendo.

2 commenti su “Se non trovo il pancarrè senza olio di palma, aggiro il problema…

  1. Poppea
    4 agosto 2015

    Ho controllato anche il pane bianco in cassetta conad non lo contiene, per quello che mi riguarda la nutella se la ponno magnà

  2. Madamin
    4 agosto 2015

    Bell’articolo, bravo!

I commenti sono chiusi.