Oggi mentre rientravo a casa dal lavoro, sento un’ascoltatrice che chiama Radio Deejay e, tutta allegra, racconta di essere stata costretta a lavare la macchina, in quanto aveva dimenticato i sacchetti delle spazzature nel baule, e dopo un’intero giorno sotto il sole, va da sè, l’auto puzzava come una discarica.
Ribadiva poi il fatto che il sacchetto dell’umido si era pure rotto, spargendo i semini del melone, ecc…
A questo punto i conduttori ponevano la domanda che tutti si facevano: Perchè avevi i sacchetti della spazzatura nel baule?
Semplice, dice lei, perchè nel mio comune fanno la raccolta differenziata ed io non sono capace di farla. Ed allora raccolgo i sacchetti e li butto nel comune dove lavoro, visto che non fanno la differenziata…
Capace? Ci vuole una laurea per dividere la spazzatura in sacchetti diversi? Strana cosa, nel nostro comune abbiamo 7 diverse tipologie di rifiuto, eppure tutto funziona, al punto che siamo al 70% di raccolta differenziata. 🙂
Forse era meglio dire che non vuole perdere 5 minuti per dividere i rifiuti, che non le frega niente del Bene Comune, del rispetto dell’Ambiente e, in sintesi, di migliorare le cose.
Qui si esce dal solito discorso circa il fatto che ognuno ha le sue opinioni, perchè dovrebbe essere chiaro a tutti che RICICLARE deve diventare un obbligo, senza che diventi un peso. Deve essere naturale riciclare.
Mi piacerebbe pensare che questa persona non trovi fastidioso svuotare il portacenere dell’auto nei cestini e di conseguenza preferisca buttare il tutto direttamente sul marciapiede.
Si ricordi, cara allegra donzella che abita dalle parti di Reggio Emilia, che il Degrado chiama degrado.
A dirla tutta io preferisco un incivile consapevole (che disapprovo totalmente) piuttosto di uno che fa il finto tonto.
A questa allegra signora suonerà folle quello che sto per raccontare, ma così va la vita…
Sino a poco tempo fa a Milano il tetrapak si gettava nel sacco nero ed ora, finalmente, si butta nella carta. Nello stesso tempo, sino a 2 anni fa a Corbetta il Tetrapak si buttava nel bidone della carta, ma poi cambiando convenzione (ovvero Consorzio) ecco che il Tetrapak diventa un rifiuto da sacco nero.
A prescindere dalla confusione, che poi genera errori, c’è anche da considerare l’illogicità. La tutela ambientale, che passa anche attraverso la riduzione dei rifiuti ed il loro riciclo, non può permettersi di fare un passo avanti e due indietro.
Francamente mi girano le scatole a buttare il Tetrapak nel sacco nero, per cui a casa raccogliamo i contenitori ed un paio di volte al mese li porto a Milano e li getto nel bidone della carta che abbiamo in azienda.
Ironia della sorte, in genere li raccogliamo in un sacchetto della spesa, in carta, del supermercato Naturasì, realizzato con i Tetrapak riciclati.
E torno ad alcuni vecchi quesiti. Incivili si nasce?
E poi…un genitore incivile cosa insegnerà ai propri figli?
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eh… ieri mi veniva voglia di scendere dalla macchina per urlare 😀 … stamattina ho scritto all’amico Fiaschetto per dirgli che ho capito perchè non posso fare il suo lavoro.. ieri Linus mi avrebbe licenziato in diretta, dopo la raffica di insulti alla signora
Questa è ……!!!!! nON SCRIVO, PERCHEè SAREBBERO SOLO INSULTI!!!!