Roberto Cavallo
Ambiente – Pagg. 224 – € 14,00
recensione di Paola Emilia Cicerone che leggo su Il Fatto Alimentare
Imparare a gestire il frigorifero di casa, riscoprire l’arte di utilizzare gli avanzi di cucina: sono i consigli dell’esperto Roberto Cavallo, autore di “Meno 100 chili – Ricette per la dieta della nostra pattumiera“, per ridurre gli sprechi di cibo, e quindi anche i rifiuti umidi che sono dal punto di vista dell’impatto ambientale la componente più difficile da smaltire dei rifiuti domestici.
Anche l’Europa lancia l’allarme, in vista del 2014 proclamato dal Parlamento europeo anno contro lo spreco alimentare. Oggi l’Unione Europea produce ogni anno 90 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari «Solo in Italia produciamo 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani» osserva Cavallo «e per l’8/10 % si tratta di cibo»
Una parte della responsabilità è ovviamente della grande distribuzione e delle mense, per le quali si stanno avviando iniziative specifiche. Si spazia dai progetti di recupero dell’invenduto come last minute market, alle modifiche legislative che consentirebbero di destinare ad altri consumatori il cibo non servito dalle mense.
«Resta il fatto che circa la metà del cibo eliminato viene buttato via dalle famiglie» spiega Cavallo. Secondo i dati di last minute market sullo spreco domestico, nella pattumiera finiscono soprattutto latticini carne e uova. «C’è lo spreco classico, il cibo che rimane nel piatto. Ma soprattutto c’è da riscoprire l’abitudine di recuperare gli avanzi», osserva Cavallo.
Recuperando le ricette della tradizione: dal pane secco trasformato in torte o zuppe, agli avanzi di pasta e verdura, carni o formaggi che diventano sformati, frittate o sughi. Magari ispirandosi ai suggerimenti che arrivano da chi si è mobilitato per recuperare questa cultura, come la regione Val d’Aosta che dedica una pagina del proprio sito alle ricette del risparmio, o al consorzio Covr 14 di Carignano che propone ricette curiose come i biscotti a base di bucce di mela.
E il frigorifero? «Spesso diventa il ricettacolo di barattoli dimenticati aperti, che finiscono per ammuffire», osserva Cavallo «Una gestione oculata del frigo, da esaminare attentamente prima di decidere cosa comprare, è già un bel risparmio».
Ricordando di fare la spesa con oculatezza evitando di farsi tentare dai beni deperibili offerti in confezioni troppo grandi e valutando la scadenza con un pizzico di buonsenso. «La scarsa chiarezza della data di scadenza sulle confezioni degli alimenti è responsabile di circa il 20% del cibo commestibile ridotto in rifiuti» osserva Cavallo.
Tutto questo, si dirà, richiede tempo «ma non è detto che inventare un piatto per recuperare gli avanzi richieda più tempo di quello che impiegheremmo al supermercato per rifare la spesa», osserva Cavallo «senza contare che è tempo di qualità impiegato per la famiglia, e con la famiglia. E che può farci risparmiare, a fine anno, centinaia di euro»
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