leggo su Sicurezza Alimentare
Un ceppo piuttosto raro di Salmonella, la Stanley, sarebbe all’origine di diversi casi di infezione nell’uomo entro la UE.
Stante la mancata presenza di viaggi turistici da parte dei contraenti al di fuori della Unione nel periodo necessario all’incubazione, EFSA e il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) hanno concluso che si tratti di un outbreak endogeno, che origina probabilmente dalla carne di tacchino, anche se al momento non sono state escluse altre fonti.
La Salmonella in questione ha dimostrato resistenza ad antibiotici come acido nalixidico e ciprofloxacina. Va comunque notato che ogni anno circa 100.000 persone contraggano la salmonellosi, e di conseguenza tale dato è ancora molto limitato e va posto entro un quadro di lettura più ampio.
EFSA ha ricevuto le segnalazioni da 6 paesi, ma chiede ancora collaborazione agli altri paesi. In particolare, segnalando possibili isolamenti di Salmonella Stanley per gli anni 2011 e 2012 alla ECD (fwd@ecdc.europa.eu).
Inoltre, non appena saranno disponibili informazioni più precise, EFSA riporterà in modo da garantire il migliore livello possibile di risk management e azioni da intraprendere.
Lavarsi le mani e evitare contaminazioni crociate (sia da parte degli operatori della filiera alimentare che da parte dei consumatori) sono regole semplici ma che possono portare a grandi risultati pratici.