Guarda anche la puntata del 4 novembre di Mi Manda Rai 3
Gennaio 2015 > I post della Categoria “Epatite A & frutti di bosco surgelati” sono stati raggruppati nella Categoria “Sicurezza alimentare”
un articolo di
che leggo su Il Fatto AlimentareI ritiri di lotti di frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell’epatite A vanno avanti e continueranno fino a quando non sarà identificata la causa dell’epidemia. Purtroppo la ricerca è complessa perché i virus sono molto più difficili da individuare rispetto ai batteri, la matrice vegetale è più varia rispetto a quella animale e perché le fonti di approvvigionamento sono prevalentemente straniere.
L’ultimo lotto ritirato in questi giorni dagli scaffali dei supermercati è della ditta Danti Giampiero & C., la confezione da 300g di “Frutti di bosco con mirtillo dell’Appennino tosco-emiliano”, numero di lotto BZ 18913, della linea “Abetone frutti di bosco”. Non disponiamo ancora della lista dei punti vendita che lo hanno distribuito la confezione, ma vi terremo informati.
La ditta Danti Giampiero visto il perdurare di questa situazione che ha già coinvolto diverse aziende e la difficoltà che incontrano le autorità ad individuare l’origine del virus, ha deciso di applicare sulle confezioni di frutti di bosco surgelati un bollino rosso per invitare gli acquirenti a consumare il prodotto previa adeguata cottura (fare bollire per due minuti).
È una soluzione interessante, utile per i consumatori che amano i frutti di bosco e che potrebbe evitare il lento ma inevitabile crollo delle vendite. L’idea dovrebbe essere adottata anche dalle altre aziende e dovrebbe essere affiancata dall’iniziativa dei supermercati di esporre un cartello davanti al freezer dove si vendono i frutti di bosco dove si ribadiscono le informazioni sulla cottura .
L’ultimo concetto da chiarire riguarda la cottura. Il ministero non fornisce dettagli sull’uso di forni a microonde o altri sistemi di cottura ugualmente validi per eliminare il virus dell’epatite A; contiamo di dare indicazioni più precise sui metodi di cottura alternativi alla cottura in acqua e meno invasivi come la cottura a microonde…
Per la precisione le stime sui casi in Italia sono 700 e non 1.100 come ha scritto qualche quotidiano