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Nuggets e cotolette: ma il pollo…dov’è?

un articolo (in sintesi) che leggo su Il Salvagente che integro con il post su wurstel e Carne separata meccanicamente

aaaailsalvagenteCotolette e nuggets di pollo precotti: ovvero, quando un cibo in apparenza sano si trasforma in un miscuglio di carboidrati e poca carne.

Il pollo, si sa, è consigliato nelle diete, perché la sua carne bianca è ricca di proteine, relativamente povera di grassi e con un discreto contenuto di vitamine del gruppo B.

Ed è facilmente masticabile e digeribile per la minore presenza di tessuto connettivo e il diametro ridotto delle sue fibre.

Se a questo si aggiunge il costo contenuto, non è difficile comprendere il successo di questo alimento tra gli adulti e i bambini.

Poi sono arrivati la vita frenetica e i fast food e così il pollo si è trasformato in fettine panate precotte e nuggets, le pepite di pollo partite da McDonald’s e approdate alla grande nei nostri supermercati.

Oggi tra gli scaffali non c’è che l’imbarazzo della scelta: cotolette e bocconcini si vendono freschi o congelati.

Ma di cosa sono fatti questi alimenti?

Il Salvagente, nel numero in edicola da giovedì 27 novembre (e da oggi in vendita anche on line in Pdf al prezzo di un euro), ha preso in esame 23 prodotti, tra cotolette e nuggets, e le sorprese non sono mancate.

A iniziare dalla quantità di carne, a volte troppo bassa, per finire alla presenza tra gli ingredienti di olio vegetale, spesso di colza, di destrosio, uno zucchero assai diffuso nelle preparazioni alimentari, di farina di frumento, di paprica e di carni separate meccanicamente.

Abbondante è anche l’acqua che, assorbita dalle farine aumenta il peso, quindi il prezzo del prodotto. La normativa sull’etichettatura prevede soltanto che sia menzionata se presente in misura superiore al 5%.

Se consideriamo che nelle etichette di questi prodotti l’acqua è indicata, quasi sempre, tra i primi tre ingredienti e che la successione degli ingredienti è in base alla loro quantità nel prodotto finito, i conti sono presto fatti.

E non tornano più: se si dovesse calcolare il solo prezzo della carne si andrebbe dai 12 a oltre 40 euro al chilo per i prodotti industriali.

Insomma, un mix di ingredienti riempitivi che tolgono valore nutrizionale al prodotto finito e che danno solo all’apparenza una sensazione di pasto a buon prezzo, dato che sarebbe davvero molto più economico riprodurlo in casa, senza troppi problemi e avendo la certezza degli ingredienti che si utilizzano.

 

Un commento su “Nuggets e cotolette: ma il pollo…dov’è?

  1. Poppea
    27 novembre 2014

    l’altro giorno sono andata a fare spesa con due colleghi per una festicciola che abbiamo organizzato per il nostro capo di Stato maggiore che va in pensione.

    Dicevo appunto ad un collega, della carne separata meccanicamente, ecc.

    Mi ha ringraziato dicendomi “ devo iniziare ad imparare”

I commenti sono chiusi.

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