Chi mi legge abitualmente sa che non sono mai stato favorevole all’Expo 2015, per le ragioni spiegate nel post: Avete voluto l’Expo, ma forse serviva un pò di realismo e che in ogni caso vanno a braccetto con le precedenti opinioni sulla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020: Monti dice no alle Olimpiadi. Grazie.
Ogni qual volta al TG regionale vedo un servizio sull’Expo sbotto …e la Signora K cerca di buttare acqua sul fuoco, fingendo forse un ottimismo che non ha o, meglio, temendo a tal punto il rischio di fare una figuraccia mondiale che l’ottimismo lo trova a tutti i costi.
In passato abbiamo partecipato alle Fiere del settore e sistematicamente fino alla mattina dell’apertura degli stand c’erano ancora gli standisti al lavoro; sino a pochi anni fa, poi, uno dei nostri clienti era una delle società, fra le più importanti, che per l’appunto gestiva l’allestimento degli stand fieristici a Milano, ma anche nelle principali esposizioni mondiali.
Erano sempre in ritardo sugli allestimenti e la parola Urgente, nel loro caso era sostituito da Urgentissimo. 😉
Detto questo, secondo me a due mesi dall’inizio dell’Expo2015 non solo dovremmo avere tutti i padiglioni pronti e collaudati, ma si dovrebbe iniziare a riempirli con arredamenti, materiali e quant’altro.
Ed invece ti colleghi ad un quotidiano online e leggi questo titolo: Expo 2015, gli appalti ancora non assegnati. A poco più di 2 mesi all’apertura dell’evento ci sono 12 gare ancora da aggiudicare.
Copio qualche passaggio, dopo di che potrete andare a leggere l’articolo di Lettera 43 cliccando sul link:
Meno 72 giorni. Tanto manca all’apertura di Expo, l’evento che trasformerà – parola del premier Matteo Renzi – il 2015 nell’«anno felix» dell’Italia.
L’evento deve diventare la «cartina al tornasole delle grandi ambizioni che ha l’Italia». Con buona pace per i soliti gufi che vogliono «farci fare una figuraccia incomprensibile».
Nonostante i gufi, pare però che Expo le figuracce riesca a rimediarle benissimo da sola. A partire dal sito Very bello.
Ma veniamo agli appalti. Il vero problema adesso sembra essere il tempo. A vedere il sito ufficiale Expo, alcune gare sono ancora aperte. Dodici per la precisione.
Molte riguardano servizi: dalla gara servizio di noleggio Golf Car a quella per le divise dei volontari e per il servizio di accreditamento .
Altre si concentrano su lavori veri e propri, come l’avviso per la manifestazione di interesse per la «fornitura, con posa in opera dei sistemi di segnaletica pedonale, stradale e di sicurezza del sito espositivo».
Insomma, mancano i cartelli che devono consentire ai milioni di visitatori attesi di muoversi e orientarsi all’interno della City espositiva. Che ha l’estensione non esattamente di una sagra di paese, visto che si parla di 1 milione di metri quadri circa.
A questo punto la domanda è una: perché una macchina come Expo si riduce agli sgoccioli per appaltare la segnaletica del sito espositivo?
D’altro canto se nell’estate 2014 la UE ha scritto a Renzi perchè preoccupati dell’enorme ritardo, un perchè ci sarà.
Il paradosso è che se guardi certe trasmissioni su Dmax o Foicus (Megacostruzioni su tutte) scopri che spesso le aziende italiane sono presenti in questi cantieri e senti anche dire che in determinati settori nessuno lavora bene come gli italiani.
E quindi il problema non è tanto delle aziende italiane, che di eccellenze ne abbiamo, ma si deve per forza tenere conto di Corruzione – Incapacità (dei politici in primis) – Mafia – e così via …
E’ il Sistema Italia che è marcio dalle fondamenta. Non siamo stati capaci di rifondarlo dopo Tangentopoli, non ci riusciremo con Expo 2015.
Ed infatti: Expo 2015 è un’occasione? Arrivano i soliti furbi….
P.S. Leggo oggi (19 febbraio) che: Che la superstrada per collegare Zara all’Expo non sarebbe stata (e non sarà) pronta in tempo per l’inaugurazione si sapeva. Ma ieri il governatore Roberto Maroni ci è tornato sopra per dire che questo causerà «serissimi problemi» di traffico … il Comune dà la colpa alle interdittive antimafia inflitte alle imprese, che danno la colpa (quelle non interdette) ai ritardi iniziali nella consegna delle aree.
I commenti sono chiusi.
Di che ti meravigli siamo o no in italia?
Eh si, purtroppo ci siamo lasciati scappare anche questa occasione, ma è vero, il sistema Italia è marcio dalle fondamenta.