Il #Ttip colpisce ancora ovvero dopo quanto già scritto nelle ultime settimane (clicca qui per leggere i post) ecco che su Il Fatto Alimentare leggo di un altro rischio correlato ovvero:
Se sarà approvato l’accordo di libero scambio tra Europa e Stati Uniti (TTIP) i polli allevati con antibiotici arriveranno sulle nostre tavole.
Questo scenario non viene riportato dagli addetti ai lavori ma è l’inevitabile conclusione di un ragionamento supportato da troppe evidenze.
Negli Usa le regole sono meno restrittive e prevedono l’impiego regolare e su vasta scala di antibiotici come nitrofurani e biochina oltre a promotori della crescita come virginiamicina e zincobacitracina, tutte sostanze vietate in Europa dal 2006.
In aggiunta ecco il lavaggio dei polli con candeggina invece che con acqua:
L’Europa applica un costante approccio all’igiene in ogni fase della produzione, … e l’unica sostanza ammessa per il lavaggio delle carcasse è l’acqua potabile.
Il sistema statunitense prevede per il lavaggio delle carcasse soluzioni a base di cloro (candeggina diluita) e non esiste un simile approccio verso l’igiene della filiera.
A testimonianza del diverso approccio degli USA per quanto riguarda la sicurezza alimentare, è interessante leggere questo articolo che racconta di un farmaco all’arsenico utilizzato come additivo nel mangime:
La FDA statunitense ha disposto il ritiro dal mercato, entro la fine dell’anno, dello Histostat, il cui principio attivo è il nitarsone, l’ultimo farmaco all’arsenico utilizzato come additivo nel mangime per il pollame, soprattutto tacchini, ancora in commercio negli Usa.
Il ritiro è stato disposto perché il farmaco contiene arsenico organico, che può trasformarsi in arsenico inorganico, un noto cancerogeno.
Al via anche in Italia la petizione contro il TTIP: già raccolte 1,5 milioni di firme