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Si comincia con la censura sui libri e si arriva a “Farenheit 451”

pensieri paroleSo già che nel corso della scrittura, divagherò, ma l’argomento offre diversi spunti…

Venerdì scorso stavo facendo una rapida lettura dei titoli su Lettera43 quando l’occhio mi è caduto (unitamente alle braccia) leggendo questo titolo: Libri, Brugnaro e le altre censure a testi e autori

Riassumendo in due parole, ecco che il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, appena eletto, ha stilato un indice di 49 titoli per bambini considerati pericolosi, perché «sessualmente ambigue» e filo-gender.

In genere un politico, quando viene eletto, afferma che sarà il Sindaco di tutti i cittadini, ma se parte su questi presupposti, vien da dire che lo sarà solo per i cittadini etero, meglio se dotati del “pacchetto famiglia”.

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Come accennato nel titolo, questa vicenda mi ha fatto pensare all’ottimo Farenheit 451 di Bradbury del quale vi ricordo la trama:

Montag fa il pompiere in un mondo in cui gli incendi, anziché essere spenti, vengono appiccati. Armati di lunghi lanciafiamme, i militi irrompono nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano: così vuole la legge.

Ma Montag non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi e slogan, con una moglie indifferente e passiva e un lavoro che svolge per pura e semplice routine.

Finché un giorno, dall’incontro con una donna sconosciuta, nasce un sentimento impensabile, e per Montag il pompiere inizia la scoperta di un mondo diverso da quello in cui è sempre vissuto, un universo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della società tecnologica imperante.

Tempo fa avevo pubblicato un post con una domanda alla quale avevano poi risposto alcuni amici: Che cos’è la cultura per te?

La mia risposta era stata: Cultura è porsi delle domande e cercare delle risposte e va da sè che in genere ci si pone delle domande su luoghi, fatti e persone che non conosciamo.

Diversamente da quello che tutti quando trattano certe tematiche, io non dirò come fanno molti che “Ho amici gay”, perchè in realtà non lo so ovvero non conosco nessuno che si sia dichiarato in tal senso, fermo restando che è anche vero che quando incontro qualcuno non gli dico: mi chiamo Paolo e sono eterosessuale. 😉

Non capisco infatti questa mania imperante che “obbliga” a dichiarare l’orientamento sessuale o, meglio, solo “quell’orientamento”.

Ma che mi frega se sei cattolico o buddista, etero o gay, quello che mi interessa, piuttosto, è scoprire se sei una brava persona.

Che poi, come suggeriva una Pubblicità Progresso vista tempo fa, se arrivi al Pronto Soccorso ti interessa di più che il medico non sia gay piuttosto che sia un bravo dottore?

Leggo il punto di vista del segretario di Forza Nuova (di Venezia): Con questi libri si fa propaganda gender nelle scuole. Noi vogliamo proteggere i nostri figli dall’indottrinamento gay, dalle teorie secondo cui il sesso si può scegliere.

Fra le tante affermazioni lette, mi ha colpito anche quella del consigliere pidiellino di zona 3 di Milano Francesco Migliarese che aveva chiesto la censura preventiva di un libro (Il Piccolo uovo di Altan)  ritenuto “ideologico, fuorviante per i bambini”.

Ma forse il vero scopo di questa censura è quello di non far leggere i bambini, ben sapendo che…

leggere bambini

…e l’ultima cosa che serve a questi personaggi, è che la gente pensi con la propria testa, si faccia delle opinioni in totale libertà, senza condizionamenti, senza odio programmato a tavolino.

Quindi eliminando certi libri si evita che i bambini si facciano certe idee

Ho letto che il sindaco di Venezia è figlio di una maestra di scuola elementare; chissà che letture gli avrà fatto fare, per farlo crescere pieno di intolleranza e pregiudizi.

Aperta divagazione …

Ho letto la rubrica “La danza immobile” di Michele Serra (su Vanity Fair) incentrata questa settimana sul terrorismo religioso: Ma quello che fa paura ai terroristi è la nostra libertà di decidere chi (e come) amare.

Il testo è disponibile fra i File caricati nel Gruppo Facebook Paoblog & i suoi bloggers, ma copio alcuni passaggi che ho trovato interessanti e condivisibili:

Provate a pensare al jihadismo non come ad un fenomeno “esotico” di fanatismo religioso, ma come al primo vero sussulto globale contro la rivoluzione sessuale. Soprattutto contro la libertà delle donne.

Un eccellente pretesto religioso (l’Islam: ma la religione è sempre un pretesto) per rimettere le cose al loro posto, la famiglia patriarcale con il Padre che decide, le femmine chiuse in casa che servono e figliano, il matrimonio combinato.

L’omosessualità schernita o repressa quando va bene, lapidata o incarcerata quando va male. Cento anni fa (o anche meno) era così anche da noi. Andate a cercare sul web “processo Braibanti” e “Franca Viola“.

La grande ondata reazionaria […] è arrivata da lontano perchè il mondo è ormai tutto vicino, se in Pakistan sparano in testa alla ragazzina Malala colpevole di andare a scuola […] se uno scrittore angolofono scrive a Londra un libro ritenuto blasfemo, Therena lo condanna a morte.

seguendo lo spunto offerto da Serra ho approfondito e leggo che nei primi anni ’60…:

Aldo Braibanti e Giovanni Sanfratello sono una coppia omosessuale: all’epoca la parola “gay” – insegna di un movimento di liberazione – non esiste.

Braibanti è stato accusato di plagio per aver sottoposto “una persona al proprio potere in modo da ridurla in totale stato di soggezione” …

Giovanni (mandato dalla famiglia in manicomio) ne uscirà nella primavera del 1966, dopo una serie impressionante di elettroshock.

La ‘terapia’ che accompagna la dismissione è a dir poco singolare: Giovanni Sanfratello torna nel consesso civile con l’obbligo di non leggere libri che abbiano meno di cento anni.

Giovanni è condannato a non leggere libri, a Malala sparano perchè va a scuola, Rushdie è condannato a morte per aver scritto un libro e ben sappiamo cosa sia successo a Je suis Charlie per aver disegnato delle vignette che, come già detto, a me non sono mai piaciute, nè dal punto di vista satirico nè artistico.

Colpire la cultura in ogni sua espressione o forma, sembra essere la missione di questi terroristi così come dei fanatici di ogni tipo, inclusi quelli nostrani di Forza Nuova, perchè non c’è terreno più fertile dell’ignoranza, per far attecchire idee basate su verità distorte, su fatti adattati a tesi precostruite, in pratica sulla “non conoscenza”.

Chiusa divagazione.

Perfetta la chiusura dell’articolo di Lettera43:

Più che bruciare o censurare, i libri in Italia soprattutto bisognerebbe leggerli.

Memori di un pensiero di Heinrich Heine preso dall’Almansor: “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini”.

Ed infatti il 10 maggio 1933 in Germania c’è stato il rogo pianificato di libri della storia contemporanea, la cui colpa era quella di essere sgraditi al regime nazista….

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…ma nel febbraio 2014 in Italia il grillino Francesco Neri, fondatore del Meetup di Zagarolo, postò in Facebook la foto del libro I segreti d’Italia di Corrado Augias mandato al rogo…

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Tornando alla decisione del sindaco di venezia, c’è da aggiungere che non è che censurando i libri sul tema delle coppie gay queste ultime spariscano dalla società.

Fattene una ragione Brugnaro, esistono, sono delle persone, che vivono la loro sessualità in maniera diversa, ma francamente a me preoccupa molto di più l’eterosessuale, con famiglia, tutto “Casa & Chiesa”, che poi si scopre essere un pedofilo oppure che ammazza la moglie di botte e via dicendo.

A testimonianza del fatto che il fatto di avere una famiglia o praticare una religione, non ti esenta dall’essere una cattiva persona, se non malvagia e criminale.

Che poi… questi padri di famiglia saranno dei bravi educatori dei loro figli?

Quelli che a parole tuonano contro “puttane o finocchi” (scusate) e poi sono i primi a frequentarli?

Ipocrisia a badilate…

Aperta divagazione….

La scorsa settimana ho avuto un piacevole scambio di opinioni con Marco S.M, un membro del Gruppo FB, sulla Fede, sull’approccio della Chiesa e di certi preti sulla vita.

E’ emerso chiaramente come entrambi, da non credenti, ci aspetteremmo dalla Chiesa e dai suoi fedeli un atteggiamento basato su precetti classici come “porgere l’altra guancia”…. “all’aprire il cuore all’amore, all’altro..” invece di una chiusura verso l’altro se diverso da te e dal tuo Credo.

Per quel che mi riguarda si può vivere insieme, ognuno con la sua fede, la sua sessualità e via dicendo, che i problemi veri sarebbero altri, ma niente di meglio che dare un nemico alla folla… per distrarla per l’appunto dalle vere problematiche.

Chiusa divagazione.

In chiusra tento una sintesi, dono del quale sono dotato solo quando mi esprimo a voce: ci sarà sempre un libro che non piacerà ad una categoria di persone.

A questo punto diamo retta all’estrema destra e bruciamo i libri sull’universo gender, poi diamo retta alla Chiesa e neghiamo l’evoluzione, per cui al rogo tutti gli studi da Darwin in poi, tuttavia anche l’Islam deve essere accontentato, per cui facciamo fuori in toto la cultura occidentale, e se per sbaglio avanza qualcosa ricordiamoci di bruciare i libri di Marx per far contenti Berlusconi e Starace.

Naturalmente non dimentichiamo dei tifosi delle varie squadre di calcio, per cui che gli interisti invochino a gran voce la distruzione dei libri su Milan e Juve, che i laziali brucino quelli sulla Roma e viceversa, avanti così, in una campagna che alimenti l’odio e l’intolleranza.

Se questa è l’Italia in cui volete vivere ….

mi dimetto

 

 

Un commento su “Si comincia con la censura sui libri e si arriva a “Farenheit 451”

  1. Poppea
    13 luglio 2015

    “l’indottrinamento gay” mi fa morire, in italia c’è libertà di opinione lettura ed orientamento sessuale,

I commenti sono chiusi.

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