“Da vendere entro il…”, “da consumersi preferibilmente entro il…”, “da consumarsi entro il…”.
Queste diciture non possono mancare su tutti i prodotti alimentari che acquistiamo nei nostri negozi. Ma voi siete proprio sicuri di aver capito a cosa servono? ”
A stabilire le scadenze”, direte. Ma cosa vuol dire scadenza? Uno yogurt la cui data di consumazione è stata superata da un mese, è scaduto? Non si può più mangiare?
Oppure una macedonia in scatola, da consumarsi preferibilmente entro il 2014, è davvero andata a male?
Patti chiari indaga sul mistero delle date di scadenza degli alimenti. C’è chi le prende come oro colato, temendo rischi per la salute, e chi le ignora.
Ma è proprio vero che passata la data fatidica, bisogna buttare tutto nella spazzatura?
Ebbene la realtà è molto più complessa e l’inchiesta svela il volto nascosto delle date di scadenza, più attente agli aspetti commerciali che alla salute dei consumatori.
E allora con grande stupore si scopre che prodotti scaduti anche da anni, risultano ancora perfettamente commestibili.
Anche alimenti freschi, una volta scaduti, sono spesso ancora buoni, non solo: anche quando deperiscono spesso non contengono batteri pericolosi per la salute. Tutto documentato da analisi effettuate da esimi laboratori europei.
Ma c’è di più: alcune ditte stampano sullo stesso prodotto date di scadenza diverse (a volte anche di molti mesi) a dipendenza del luogo dove verrà spedito!
Ma allora ci stanno prendendo in giro?
Fonte: Scaduto ma non troppo – RSI Radiotelevisione svizzera
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Dipende appunto dagli alimenti; per il tè mi hanno detto es. che perde un po’ di aroma ma si può consumare ad oltranza