Il MIUR colpisce ancora e Licia Corbolante di Terminologia ariva con la sua spiegazione sempre precisa ed interessante…
Sapete già come la penso: credo che le istituzioni italiane dovrebbero evitare l’uso di anglicismi superflui e privilegiare invece nomi italiani.
O forse schoolkit è giustificabile da maggiore precisione e dall’impossibilità di trovare una parola italiana equivalente?
In inglese il nome schoolkit è generico e non fa pensare a “modelli di istruzioni” o “pratiche innovative” particolari.
Si può quindi concludere che schoolkit è un esempio di itanglese, l’uso smodato di parole inglesi che spesso tradisce scarse competenze linguistiche: un’alternativa come kit scuola digitale, coerente con locuzioni italiane già esistenti, sarebbe stata più trasparente e precisa perché avrebbe richiamato direttamente il nome del piano.
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