Ed una volta di più si conferma il fatto che La qualità (e la serietà) non te la dà un timbro sulla carta intestata
Poco importa l’adesione ad un Consorzio che tutela un prodotto di qualità, i disciplinari di produzione vengono violati e chi se ne frega del consumatore.
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E così facendo si danneggiano quei produttori che rispettano le regole, ma in questo gli italioti sono dei maestri.
Complimenti, andate avanti così.
Otto tra allevatori e imprenditori sono stati arrestati con accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla frode nel commercio, falso, contraffazione dei marchi e truffa ai danni dell’Unione europea.
Nel mirino della procura di Pordenone alcuni allevamenti di suini utilizzati per il prosciutto crudo San Daniele.
Dalle indagini è emerso che il prosciutto veniva prodotto a partire da suini che non rispettavano gli standard previsti dal disciplinare.
In particolare, secondo la procura di Pordenone, le carcasse dei suini sarebbero state trattate con ipoclorito di sodio.
Una pratica che risulta essere dannosa anche per l’uomo: la carne che recepisce questa sostanza, infatti, non è adatta alla vendita e al consumo.
Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, agli animali sarebbero stati somministrati dei vaccini scaduti, vanificando l’effetto della profilassi e l’efficacia della medicina.
Il tutto perché i farmaci, secondo gli imprenditori, «non potevano essere buttati perché sarebbe stato un peccato farlo».
Fonte: La truffa del San Daniele, suini trattati con la candeggina | il Salvagente