di Martin Walker
Ed. Feltrinelli – Pagg. 320 – € 17,00 > lo vendo ad € 6,50 + spese spedizione
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Trama: Nel cuore della Dordogna, nel Sud della Francia, il corpo di una donna viene trovato ai piedi di un’antica roccaforte templare, lo Château de Commarque. La vittima ha il collo spezzato, non ha documenti né segni distintivi, ma accanto a lei viene rinvenuta una scritta che sembra essere un messaggio in codice: è stata una caduta accidentale o è stata spinta?
Lo Château de Commarque è uno dei pochi siti templari in Francia a non essere mai stato associato al loro famoso tesoro. Finché un giornalista locale pubblica una storia sensazionale sulla morte della donna che porta alla ribalta il castello e le caverne che lo circondano.
Le indagini spettano al commissario Bruno Courrèges, capo della polizia locale, affiancato da Amélie, una giovane collega di Guadalupa che studierà i suoi metodi investigativi e lo aggiornerà sulle tecniche più moderne.
Ma hanno poco tempo, perché viene scoperto un secondo cadavere: un archeologo che stava esaminando la zona alla ricerca di un antico manufatto religioso.
Il ritrovamento, di portata eccezionale, causerebbe pericolosi sconvolgimenti in tutto il Medio Oriente, oltre a travolgere la cittadina di Saint-Denis, più abituata a godersi i piaceri della tavola che a stare sotto i riflettori. Solo un coordinamento molto stretto fra i metodi di indagine di Bruno e di Amélie potrà impedire una catastrofe.
Letto da: Paolo
Opinione personale: Questo è il quarto libro che ho letto con il personaggio del Commissario Bruno ed a grandi linee vale quanto scritto in precedenza:
“Un bel libro, piacevole, con un commissario che conosce la qualità della vita e la antepone alla carriera, conosce l’amore, l’amicizia, il rispetto dei luoghi, del territorio, delle tradizioni.”
I libri precedenti, nella mia classifica personale si erano guadagnati 2 Ottimo ed 1 Buono, ma in questo caso resto su un giudizio intermedio, perchè a tratti la lettura è stata meno vivace del solito.
Resta la simpatia del personaggio, che oltre che un buon poliziotto, conosce ed apprezza il territorio in cui vive ed è una bella persona, ma per quanto riguarda la storia ed il finale “telefonato” ho qualche perplessità.
Anche se questa volta in classifica si ferma sul Medio, lo consiglio, pur restando dell’idea che quelli precedenti siano migliori.
Dello stesso autore ho letto:
Brunò, il commissario francese
Delitti DOC per il commissario Brunò