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Il Consorzio del Parmigiano reggiano mi delude…

Lavorando in un’azienda non alimentare, non abbiamo vacche, ma macchinari e bisogna trattarli bene, perchè non si rompano e lavorino al meglio ed in sicurezza.

Io sono convinto che un animale che sta bene, produca un latte migliore, ma se anche così non fosse, resta il fatto che è il Consorzio ad avere bisogno delle vacche e non viceversa.

leggo in questo articolo su Il Salvagente una dichiarazione che non mi piace:

un portavoce del consorzio Parmigiano Reggiano ha confermato che nei disciplinari non sono previste specifiche sul benessere animale perché “non è qualcosa che ha un impatto, se non marginale, sulla qualità del prodotto”.

La stessa fonte tuttavia ha affermato che il consorzio sta introducendo “un sistema di certificazione progettato per garantire il rispetto di standard minimi di benessere degli animali”.

Commenta Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus:

“Le parole del portavoce del Parmigiano Reggiano confermano quanto le nostre immagini hanno mostrato chiaramente. Il benessere animale, la qualità della vita delle vacche, non è tenuto in alcun conto da chi produce il Parmigiano.

Siamo certi che i consumatori non la pensino ugualmente. Le vacche meritano una vita degna di essere vissuta e il benessere animale è parte imprescindibile della qualità dei prodotti ”.

 

Un commento su “Il Consorzio del Parmigiano reggiano mi delude…

  1. buffs74
    11 dicembre 2017

    Non mi sorprende affatto. Quello che è sorprendente è come tanti considerino il P.R. una primizia considerando le quantità, i luoghi e i metodi di produzione. W il pecorino del fattore.

I commenti sono chiusi.

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