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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Come e perchè “scatta” il passaggio da pedoni a pecoroni (e pure incivili)?

Incivili - segnaleQuando scrivo di pedoni premetto sempre che arriva il momento in cui ognuno di noi, scende dall’auto e si tramuta in pedone e proprio in quest’ottica, cerco sempre di vedere le cose da entrambe le prospettive;  ritengo di essere una persona di buonsenso e di riuscire a fare la cosa giusta quasi sempre.

Poi, certo, errare è umano…

Tempo fa raccontavo un episodio fra i  tanti, nel quale avevo notato che a seguito di un comportamento sbagliato da parte di un pedone, ecco che tutti gli altri in attesa sul marciapiede si adeguavano.

Ed è logico chiedersi perchè ci si debba sempre adeguare al peggio, piuttosto che comportarsi secondo il buonsenso ed il Codice della Strada.

Sabato scorso è accaduto un episodio che una volta di più mi ha confermato dell’atteggiamento sbagliato che hanno gli italioti che ci circondano.

Stavamo transitando per via Cherubini ed avremmo dovuto svoltare a destra, in via Belfiore. Il semaforo era rosso e per non negarci un’inciviltà aggiuntiva, ecco proprio sull’incrocio un’Audi Q5 bianca, in doppia fila, con le regolamentari 4 frecce che però non ti autorizzano a fare quello che vuoi. Vabbè….

Scatta il verde e svoltiamo o, meglio, vorremmo entrare in via Belfiore, ma non possiamo in quanto una decina di pedoni è avanzata sulla carreggiata di alcuni metri, in attesa del verde per attraversare, impedendo di fatto il transito delle auto e, detto per inciso, ponendosi anche in una situazione di pericolo.

Capiamoci, non si trattava di un gruppetto di adolescenti, ma di un mucchietto di distinte sciure milanesi, tra i 40 ed i 50, con relativi consorti.

Faccio un paio di lampeggi ed un gesto con la mano, ed in cambio ottengo un mucchio di risolini divertiti e lo spostamento di un paio di centimetri.

Allora avanzo appena e suono il clacson, ma non si spostano. Ridacchiano.

A quel punto capita l’imprevedibile ovvero la timida e tranquilla Signora K abbassa il finestrino e dice, a voce alta, di spostarsi sul marciapiede, che non è il modo di comportarsi.

E questa massa di pecoroni ride di gusto, ed allora la Signora K alza i toni e la voce: e spostatevi!

Ecco arrivare dal mucchio selvaggio la voce di un uomo che dice con scherno: e passa, passa…

E la provocazione è giunta al limite, perchè la Signora K sbotta in un insulto che finisce per...onzo, seguito a ruota dal mio vaf … perchè ad un certo punto ti strappano le sberle (virtuali) dalle mani e se non ti sfoghi almeno verbalmente…

Resta il fatto che comporamenti di questo tipo sono continui… e non sono neanche sanzionati o, perlomeno, redarguiti dai vigili presenti, ad esempio, nell’anarchia che nasce in occasione dei mercati rionali.

Le domande sono tante, è evidente, dal perchè chi deve vigilare non vigila, da dove arrivi tutta questa maleducazione e menefreghismo, ma soprattutto perchè non si segua mai l’esempio di chi si comporta come si deve, restando in questo caso sul marciapiede ad attendere il verde, piuttosto che accodarsi agli incivili.

Ed infine l’ultima, domanda, quella che mi faccio sempre. Un genitore incivile cosa insegnerà ai suoi figli?