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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Vino con zucchero, interviene la G.d.F.; bene i controlli, male la comunicazione

un articolo che leggo su Il Fatto Alimentare, qui in sintesi, che puoi leggere integralmente cliccando QUI

Leggendo appare chiaro che, una volta di più, non facendo subito i nomi delle aziende truffaldine, i consumatori sono spinti a fare di tutta un’erba un fascio, penalizzando quindi tutti gli operatori del settore, ovvero quelli che lavorano rispettando le normative e la professionalità.

Operatori che così si ritrovano Cornuti & Mazziati, in pratica un’abitudine per i sudditi di questa italietta, e dopo i danni subiti per la concorrenza sleale di chi fa il vino con lo zucchero, si trovano anche a dover affrontare un calo delle vendite ed una perdita di fiducia da parte del consumatore, cosa questa assolutamente evitabile se come dice il Fatto Alimentare, la comunicazione fosse stata all’altezza.

In linea generale così facendo, anche se non è questo il caso essendo una frode commerciale, ma senza rischio per la salute dei consumatori, non si tutelano neanche questi ultimi che non messi nelle condizioni di valutare se il prodotto in dispensa si può consumare o meno.

Comunque sia, leggi l’articolo de Il Fatto Alimentare e troverai il nominativo dell’azienda furbetta...

vino rosso

L’operazione “Hydrias”, condotta a Bologna dalla Guardia di Finanza, ha permesso di sventare la frode di una grande azienda agricola che mirava a produrre vini di bassa qualità utilizzando zucchero, anziché mosto d’uva.

La vicenda a livello di informazione è stata gestita male e  questo rischia di danneggiare un sistema produttivo onesto.

Quando scatta la notizia, è indispensabile circoscriverla subito alla singola azienda che si assumerà le proprie responsabilità nelle competenti sedi.

 

 

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