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Finire sulla “Lista nera” di un’azienda perchè hai osato chiedere di essere pagato? Avanti così, Italia…

Normalmente quando c’è un aggiornamento rispetto ad una vicenda sulla quale ho scritto un post, inserisco nello stesso le nuove informazioni, ma in questo caso è necessario scrivere un nuovo articolo.

Ieri raccontavo di un cliente che nel 2009 non aveva pagato una Riba di 752 €, costringendomi ad andare per vie legali e riuscire poi, dopo 13 mesi, ad incassare quanto mi spettava.

Un cattivo affare per loro che avevano dovuto pagare anche 940 € di interessi, penali e spese legali. Fatti loro, ognuno è responsabile delle sue scelte.

In ogni caso, avendo accettato un pagamento anticipato all’ordine, questa mattina ho inviato l’offerta e poco fa ho ricevuto una telefonata dallo stabilimento bergamasco che ha necessità di questi articoli e mi hanno detto che…

“Buongiorno, i prezzi mi vanno bene, ed ho bisogno dei pezzi, tuttavia stavo inserendo l’ordine, ma il gestionale lo blocca, perchè a Roma (dove ha sede il Gruppo) vi hanno messo sulla Lista Nera, dato che gli avete fatto causa.”

Quindi, loro non mi pagano, io gli faccio causa e sono io a finire sulla Lista nera? 😀

E quindi alla faccia della Direttiva sui Pagamenti ed al buonsenso, questa è la realtà contro la quale si deve lavorare.

Ma dove vogliamo andare con gente così in giro?

Nota integrativa: dato che lo stabilimento ha la necessità dei pezzi di nostra produzione mi ha offerto di farli acquistare, alle stesse condizioni (non trattabili) da un’azienda che gli fa credito e che poi glieli girerà.

Allo stesso prezzo? Sarebbe da fessi, visto che poi sono loro ad accollarsi il rischio oltre che a dover stare fuori con i soldi per un tot di tempo, ma anche in questo caso, fatti loro.

P.S. Ieri stavo parlando con un cliente che è venuto a ritirare del materiale ed alla fine lui, che è pure più giovane di me, mi diceva che sta odiando il suo lavoro, perchè non è possibile continuare a fare sacrifici, ma per che cosa poi?

Al che gli ho detto che è da tempo che ho perso la spinta, di cui parlava il Presidente Luigi Einaudi in questo pensiero; e vi faccio notare che è morto nel 1961, sono trascorsi 50 anni ed il suo pensiero è drammaticamente valido ancor oggi:

“…migliaia, milioni di individui lavorano, producono, e risparmiamo nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro.

Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.

Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono i capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti che quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.”

 

10 commenti su “Finire sulla “Lista nera” di un’azienda perchè hai osato chiedere di essere pagato? Avanti così, Italia…

  1. paoblog
    22 novembre 2016

    E salta fuori che il Gruppo Sacci è fallito …. peccato che chi l’ha rilevato parta con il piede sbagliato, imponendo condizioni a senso unico, per cui ho declinato.

    D’altro canto in merito leggo che una dichiarazione dei sindacati che contestano la decisione di licenziare 260 lavoratori: ” [la società] disattende completamente gli impegni assunti con i lavoratori e le istituzioni locali”, impegni dai quali l’azienda “ha tratto enormi benefici, finanziari e di concessioni”.

    Leggo inoltre che al momento della collocazione del titolo in Borsa, “Equita ha confermato il rating hold con un profilo ad alto rischio e un target price a 5,4 euro.”

    Degno di nota che in meno di un anno il titolo abbia perso il 33% del valore iniziale…

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